(ADUC) – Il divieto d’usare termini volgari in televisione non viola la liberta’ d’espressione. Lo ha deciso il 28 aprile la Corte Suprema Usa, che ha scelto di non eliminare le sanzioni fino a 325.000 dollari (248.000 euro) che il Governo puo’ imporre alle reti per parolacce e insulti via etere. "La proliferazione di espressioni offensive e la crescente volgarita’ dell’intrattenimento pubblico nei media, come le piattaforme del cavo, giustificano una rigida regolamentazione dei programmi televisivi per poter offrire ai genitori un rifugio relativamente sicuro per i figli", ha spiegato il giudice conservatore Antonin Scalia nelle sue motivazioni, sostenute dalla maggioranza. La sentenza e’ passata di misura: cinque voti contro quattro. Nel 2006, durante il mandato di G.Bush, l’organismo che regola il settore (FCC ) decise di fissare un codice sanzionatorio per le "parolacce" in tv. Fox, ABC, CBS e altre emittenti portarono il provvedimento in tribunale, sostenendo che violava la liberta’ d’espressione.