La pubblicità, in Italia, è nata e si è sviluppata sotto la sua presidenza. Ventitrè anni fa era il 1984, l’intero comparto del mercato pubblicitario si aggirava intorno al miliardo di euro. Oggi vale 15 miliardi, frutto di una crescita pazzesca, incomparabile a qualunque altro mercato, informatica a parte. L’Upa, l’associazione che riunisce i grandi investitori pubblicitari, perde il suo guru, Giulio Malgara, 68 anni, uno dei massimi protagonisti di questa cavalcata trionfale. Tra le altre cose, Malgara è stato colui che ha creato l’Auditel in Italia e, in effetti, vi manterrà la carica di presidente, assieme a quella di vice presidente di Audipress e di presidente onorario dell’Upa stessa. “C’era bisogno d’un cambiamento” – afferma, a malincuore, l’oramai ex presidente – “avremmo dovuto già farlo un paio d’anni fa, ma il processo per cercare il sostituto è stato lungo e complesso. Assistiamo ad un grande rinnovamento tecnologico, che si sta traducendo in un grande sviluppo dei nuovi mezzi”. Il sostituto designato, scelto accuratamente dopo due anni di setaccio del mercato, è Lorenzo Sassoli de Bianchi, 54 anni, già fondatore e a.d. di Valsola, che da oggi è chiamato ad una nuova, delicatissima, responsabilità. Ma Malgara, prima di congedarsi, traccia una previsione di come si evolverà questo mercato che, in tutti questi anni, ha visto già mutare in modo radicale: “la crescita non sarà più così vigorosa, ma sarà segmentata. I nuovi canali telematici aiuteranno gli investitori pubblicitari a centrare meglio il loro target. E questo comporterà un calo degli investimenti globale”. Se lo dice lui, c’è da fidarsi. (Giuseppe Colucci per NL)