(ADUC.it) – L’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni ha previsto ‘una riduzione significativa della proposta di incremento del canone di unbundling’ avanzata da Telecom Italia. Si tratta del canone che l’ex monopolista fa pagare ai concorrenti per l’affitto della propria rete utilizzata per raggiungere i clienti.
E’ quanto si legge in una nota dell’Agcom, in cui si annuncia la decisione di sottoporre a consultazione pubblica il relativo schema di provvedimento. Lo schema di provvedimento sara’ altresi’ notificato alla Commissione europea. La decisione finale sara’ assunta entro il prossimo gennaio.
‘La Commissione infrastrutture e reti dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni, presieduta da Corrado Calabro’, ha valutato oggi l’offerta di riferimento 2009 proposta da Telecom Italia per i servizi di accesso disaggregato (unbundling local loop) alla sua rete telefonica da parte degli altri operatori del settore’, spiega l’Agcom nella nota.
‘Per garantire la trasparenza e la piu’ ampia partecipazione al procedimento da parte di tutti i soggetti interessati, l’Autorita’ ha deciso di sottoporre a consultazione pubblica il relativo schema di provvedimento. Lo schema di provvedimento – prosegue il comunicato – sara’ altresi’ notificato alla Commissione europea. Nello schema di provvedimento sottoposto a consultazione, per quanto riguarda le condizioni economiche dell’offerta, l’Autorita’ ha previsto una riduzione significativa della proposta di incremento del canone di unbundling’.
Entro il mese di gennaio 2009, all’esito della consultazione pubblica e delle eventuali osservazioni della Commissione europea, l’Autorita’ prendera’ la decisione finale. I nuovi valori entreranno in vigore dal 1° marzo 2009.