“Ogni innovazione tecnologia unisce e divide al tempo stesso, modifica posizioni e interessi, crea interrogativi pressanti a cui il giurista deve dare soluzioni eque ed efficienti per un durevole benessere dei singoli e delle formazioni sociali: questo è il principale obiettivo di ADINT”.
Con queste parole, il giurista Giorgio Maria Zamperetti, presidente di ADINT, presenta la mission dell’Associazione alla home page del suo sito istituzionale, Adint.it, presente sul web in ben otto lingue, oltre l’italiano.
L’Associazione per il Diritto alle Nuove Tecnologie, con sede a Milano, nasce per iniziativa di professori di diverse Università italiane, con l’obiettivo di creare quella che essi stessi hanno definito una “massa critica” nello studio, lo sviluppo e il perfezionamento tecnico di una adeguata cornice normativa per le Nuove Tecnologie. Studiosi, magistrati, professionisti del diritto, dell’economia e della tecnica, istituzioni pubbliche e private, imprese e associazioni imprenditoriali, riuniti nell’Associazione, forniscono, inoltre, consulenza agli associati e ai terzi sulle problematiche giuridiche sollevate dall’innovazione tecnologica. Su Adint.it, al link “collabora”, è presente il modulo di adesione da inviare al Consiglio Direttivo dell’Associazione per presentare la candidatura in qualità di Socio.
Lo status di Socio Effettivo, subordinato al versamento di una quota annua di sostegno dell’organizzazione, permette di concorrere alla elezione del Consiglio Direttivo, di partecipare gratuitamente alle iniziative convegnistiche e di aggiornamento e, se lo si desidera, di essere coinvolto attivamente su specifiche attività dell’Associazione.
Accedendo ad Adint.it è possibile anche scaricare il manifesto dell’Associazione, nel quale emerge la volontà, sintetizzata graficamente dal logo di ADINT, di trasformare i circuiti aggrovigliati dell’Innovazione e delle Nuove Tecnologie nell’armonia e nelle linee ordinate di un giardino zen. (Mara Clemente per NL)