Nel 1996 nasceva quel divertente spot della vecchia Sip, nel quale il protagonista Lopez, inerme di fronte al plotone d’esecuzione, sceglieva come ultimo desiderio la possibilità di fare una telefonata. La conversazione andava poi per le lunghe, causando sintomi di impazienza tra i soldati e il generale presenti sulla scena e si concludeva con la voce fuori campo che recitava: “una telefonata allunga la vita…”. Ora per allungare la vita la conversazione è superflua; in alcuni casi, per ottenere lo stesso effetto, basta digitare il numero di telefono. Nel caso di Telecom sono state realizzate diverse carte telefoniche internazionali prepagate con le quali, a cifre modiche, puoi chiamare all’estero verso Africa, Asia, Sud America e Europa dell’Est. Dunque “accorciare le distanze da casa”, come recita la descrizione del servizio Telecom, è possibile, ma bisogna fare attenzione a non sbagliare numero. Per esempio, per chiamare in Africa è “sufficiente” seguire questo elenco di operazioni:
1. comprare una tessera internazionale prepagata da 5 euro;
2. scegliere il numero verde predisposto per decidere a priori durata e origine della chiamata: 800xxxxxx per 19 minuti di conversazione da telefono fisso; 800xxxxxx per 15 minuti di conversazione da telefono pubblico; 800xxxxxx per 9 minuti di conversazione da telefono cellulare;
3. una volta connessi all’operatore è necessario selezionare la propria lingua digitano il numero di riferimento (il tutto risulta quasi sempre poco comprensibile; per l’italiano bisogna scegliere 1);
4. digitare il codice di riferimento della scheda acquistata, esattamente di 12 cifre;
5. digitare finalmente il numero di telefono che si vuole raggiungere comprensivo di prefisso internazionale e locale (per un totale di altre 14 cifre circa);
6. parlare con il proprio interlocutore, ma senza fretta: la risposta arriva in differita.
Il risultato è una telefonata particolarmente ingegnosa e caratterizzata, naturalmente per la comodità del chiamante, da un numero di circa 36 cifre. Da notare: il servizio si chiama Easy Africa. (Marco Menoncello per NL)