UK, radiotv e online superano il CD. Ma in USA…

Due annunci di natura statistica sui consumi musicali tra canali fisici, broadcast e online


da Radio Passioni

La britannica MCPS-PRS Alliance, organismo che raccoglie le royalties musicali e le gira verso gli artisti (autori di testi, compositori e editori) proprietari, ha appena pubblicato i dati relativi al 2007 e per la prima volta nella storia le entrate derivanti da esecuzioni musicali online o radiotelevisive superano quelle legate alla vendita di supporti fisici. Nel 2007 l’etere/internet batte il policarbonato 155 a 151 milioni di sterline. E’ curioso osservare che se il mercato del CD frutta 155 milioni di royalties contro i 170 del 2006, questi 15 milioni di crollo non vengono spalmati sull’etere/internet, ma sui concerti e sui ricavi legati all’uso delle composizioni sulle piazze estere. Va detto che le royalties per il solo online sono ancora una quota minima, appena 10 milioni di sterline, anche se l’aumento percentuale rispetto allo scorso anno supera il 50%, sull’onda del successo del download legale dei negozi stile iTunes.
I dati sembrano combaciare con quelli ricavati da uno studio americano segnalato dal blog della trasmissione radiofonica Future Tense, della PBS. Il Pew/Internet & American Life Project ha svolto uno studio sui mezzi che influenzano le decisioni di acquisto degli americani, scoprendo che Internet gioca un ruolo importante ma non certo esclusivo. Prendendo in esame gli acquisti sul mercato discografico/musicale, è ancora fortissima (83%) la percentuale di chi risponde di acquistare un brano musicale dopo averlo ascoltato alla radio, in tv o nella colonna sonora di un film.
Nel complesso, lo studio prende in esame i comportamenti di chi ha acquistato un brano musicale, un telefono cellulare e una casa, scoprendo che di queste tre categorie merceologiche quella per cui Internet sembra avere un impatto minore sulla decisione finale è proprio la musica. Appena il 7% del campione ammette che il mezzo online ha avuto un impatto sostanziale sull’acquisto. Mi sembra che ci sia di che riflettere, no?

22 May 2008
MCPS-PRS Alliance pays half a billion pounds to the creators of music
The MCPS-PRS Alliance, which collects and pays music royalties, today announces record results for 2007 worth £1/2bn in royalties to songwriters, composers and music publishers.
The Alliance collected over £562 million for music creators from its customers, including broadcasters, online service providers, record companies and a wide range of other businesses that play music.

For the first time, income from broadcasting and online out-performed that of recorded physical product. Online royalties, although still a small proportion of the overall whole (at £10m), grew significantly by 54% year-on-year, largely due to the growth in the legal online music market led by iTunes.
Public performance income – the licensing of premises playing music – was driven by an increase in live pop concerts (delivering revenue up 20%) and improved licensing activity amongst leisure and industrial premises (up 13% and 20% respectively).
Top overseas territories for UK music in 2007 were the USA, Germany and France.
The recognised downturn in worldwide CD sales (revenues from the CD market were down 13%) was mitigated in part in the UK by improvements in licensing other new formats, including pre-loaded USB sticks and musical novelties.
The cost of processing the money collected and of distributing it was pegged at just over 10% of total revenues – one of the lowest in the world – in spite of a 40% increase in the number of transactions processed (due in part to the millions of music tracks included on new licensed services such as YouTube).
Chief Executive of the Alliance, Steve Porter, said, ‘Much is written about the state of the music industry, but these results show a healthy story about the increased use of music in almost all areas of our business.
‘The downturn of 11.1% in physical product was more than compensated by innovation and growth in licensing in other areas of the business.
‘Further overall growth is expected for 2008 which is fantastic news for the creators of music everywhere and helps fuel the long-term future of great music for all.’

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