Sono stati resi noti i dati Audipress relativi al periodo autunno 2006-primavera 2007 e, come anticipato dalla nostra testata alcuni giorni fa, il podio resta invariato, pur con qualche lieve differenza in termini di numeri. Il lettorato totale resta invariato, segno che il mercato non è poi così in crisi ma, semplicemente, sta cambiando rotta e fisionomia. La regina dei quotidiani italiani resta, neanche a dirlo, la Gazzetta dello Sport. La rosea mantiene un bacino d’utenza di 3,6 milioni, restando praticamente agli stessi livelli della scorsa rilevazione. LA piazza d’onore tocca, invece, a Repubblica, che però scende al di sotto della quota psicologica dei 3 milioni, facendo registrare un calo del 2,4% e assottigliando il distacco che la divide dal “Corriere” di Paolo Mieli, che guadagna l’1,5%. Inversione di tendenza importante quella del quotidiano di Via Solferino che, negli ultimi anni, aveva intrapreso un trend negativo, arrestatosi solo quest’anno. Se la passano male, invece, i quotidiani nazionali La Stampa e il Messaggero, forse troppo dipendenti dalla propria utenza territoriale (rispettivamente, Torino e Roma). Il quotidiano diretto da Giulio Anselmi, nonostante il vistoso restyling dello scorso ottobre continua a perdere colpi, scendendo del 5,4% (dato molto preoccupante, in considerazione, appunto, dei cambiamenti radicali dello scorso autunno) e a 1,3 milioni di lettori. Perde il 4,8%, invece, la voce di Roma, che, però, lo scorso anno aveva registrato un +7,1% ed il prossimo autunno si appresta, anch’essa, a rinnovare la grafica. Per il resto, stabile il Sole 24 Ore, mentre continua la rincorsa di Libero che, dopo l’incredibile +24,5% della scorsa rilevazione, continua a guadagnare punti percentuali (quest’anno +9,5%), avvicinandosi a quota 500 mila copie. Passando il testimone ai periodici, ci si accorge che, invece, qui il calo c’è stato e non è un dato di poco conto (-3,8%). Leader resta Tv Sorrisi e Canzoni, mentre nell’annosa diatriba L’Espresso – Panorama pare spuntarla il primo, mentre il secondo, nonostante anch’esso si sia rinnovato radicalmente, continua a perdere terreno (-2,7%). Infine, tra i mensili, il più letto continua ad essere Focus che, nonostante la perdita di 4,9 punti percentuali, continua ad appassionare oltre 5 milioni di italiani. Un dato rincuorante per la cultura italiana: per lo meno, nelle case degli italiani, per ogni Tv Sorrisi e Canzoni c’è un Focus. (Giuseppe Colucci per NL)