(ADUC.it) – “Le nuove norme europee offrono la possibilita’ di creare un mercato unico per l’era digitale e raccomando vivamente agli Stati membri di attuarle rapidamente e con flessibilita’ in modo che i produttori televisivi, i radiodiffusori e i telespettatori possano beneficiarne il piu’ presto possibile”, afferma in una nota diffusa a Bruxelles il commissario europeo alle Telecomunicazioni, Viviane Reding.
“Abbiamo attualizzato le norme europee sulla televisione a causa della rapida evoluzione delle tecnologie e della necessita’ di rafforzare la competitivita’ del settore audiovisivo europeo”, afferma ancora Reding sottolineando che per i Ventisette queste regole sono “l’occasione di eliminare restrizioni obsolete, rafforzare la coregolazione e l’autoregolazione, in particolare, nel settore della pubblicita’, consolidare il diritto all’informazione e promuovere la qualita’ e la diversita'”.
“Temo tuttavia che questa nuova direttiva possa servire da pretesto ad alcuni Stati membri per appesantire le procedure”, avverte ancora il commissario, che aggiunge: “Noi abbiamo elaborato una migliore normativa su scala europea e mi aspetto dagli Stati membri che facciano lo stesso a livello nazionale”. Le capitali europee hanno tempo fino al dicembre 2009 per trasporre in diritto nazionale le nuove regole sull’audiovisivo e sui servizi tv, come la televisione ‘on-demand’ e quella sul cellulare.
Ad oggi, solo la Romania si e’ messa in regola con le richieste di Bruxelles. Gli altri 26 Stati membri, lavorano ancora alla trasposizione di queste nuove norme. “I progressi sono lenti in numerosi Stati membri”, lamenta la Commissione. E alcuni Paesi, tra cui l’Italia, “devono ancora avviare delle consultazioni pubbliche in materia”. Nel nostro Paese questa consultazione dovrebbe avviarsi nel corso del 2009.
Le nuove disposizioni comunitarie sono entrate in vigore il 19 dicembre dello scorso anno. La direttiva europea relativa ai servizi dei media audiovisivi, adottata da Europarlamento e Consiglio dell’Ue, aggiorna la vecchia direttiva ‘Tv senza frontiere’ all’era digitale e all’ultima generazione di servizi audiovisivi. Lo scopo e’ quello di offrire piu’ sicurezza giuridica alle imprese e una programmazione piu’ varia e di migliore qualita’ per i telespettatori.