La Corte UE interviene in ordine alla tassazione delle società estere controllate
Non possono essere inclusi nella base imponibile di una società residente in uno Stato membro, gli utili realizzati da una società estera controllata stabilita in un altro Stato, allorché tali utili sono ivi soggetti ad un livello impositivo inferiore a quello applicabile nel primo Stato, a meno che tale inclusione non riguardi costruzioni di puro artificio destinate ad eludere l’imposta nazionale normalmente dovuta. L’applicazione di questa misura impositiva deve essere pertanto esclusa ove – da elementi oggettivi e verificabili da parte di terzi – risulti che, pur in presenza di motivazioni di natura fiscale, la controllata è realmente impiantata nello Stato di stabilimento e ivi esercita attività economiche effettive.(Sentenza Corte di Giustizia 12/09/2006, n. C-196/04)