Una legge a tutela dei navigatori della rete, che non rischieranno più di trovarsi senza connessione da un giorno all’altro. Le autorità potranno tagliare l’accesso a internet solo dopo un giudizio "equo e imparziale", che include il diritto "ad essere ascoltati" da parte degli utenti.
Se uno Stato vuole restringere l’accesso a internet per combattere la pirateria, le autorità giudiziarie o amministrative devono seguire una procedura precisa che garantisca ai presunti "pirati" di difendersi. E’ quello che hanno stabilito Parlamento e Consiglio dopo un lungo negoziato. Un testo che sarà votato a Strasburgo il 24 novembre. Per il Parlamento europeo la tutela degli utenti – in linea con la Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali – è sempre stata la questione chiave per dare il suo via libera al pacchetto: le restrizioni devono essere "appropriate, proporzionate e indispensabili". La terza lettura del Parlamento verrà siglata con il voto del 24 novembre. Anche il Consiglio deve ancora esprimere il suo accordo formale. Se una delle due istituzioni non approva il testo, tutto il nuovo quadro europeo per le comunicazioni elettroniche cade e la Commissione dovrebbe redigere una proposta completamente nuova. (Europa Regioni)