L’Europa e i suoi ordinamenti sono sempre più vicini; conteranno sempre di più. Ma l’accusa che viene sollevata spesso è quella di una certa estraneità dei cittadini europei nei confronti della “Casa madre”. Addirittura l’Europa, da parte di certi politici, viene vista come una sorta di “cimitero degli elefanti”, un luogo dove relegare chi è politicamente sul viale del tramonto! Ovviamente non è così. Se la causa di questa estraneità è dovuta ad una mancanza di coinvolgimento, già da anni le Istituzioni europee si sono poste l’obiettivo di una risoluzione con una strategia della comunicazione che risulti più coinvolgente. La nuova politica della comunicazione è basata non solo sulla spiegazione di cosa sia e cosa faccia l’UE, ma anche sull’ascolto delle richieste da parte dei cittadini. Va da sé che un ruolo fondamentale nell’attuazione di questa strategia di avvicinamento del cittadino all’Europa lo giochino i media. In vista delle ormai prossime elezioni, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione nella dichiarazione comune del 9 ottobre “Insieme per comunicare l’Europa" dichiaravano che "l’esperienza maturata con le passate elezioni e i referendum europei mostra che quanti sono informati riguardo alle problematiche comunitarie e si interessano ad esse sono più disposti a partecipare, mentre quanti non sono così bene informati sono meno propensi a farlo". Il 22 ottobre veniva così firmata una dichiarazione politica da parte del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea in cui si dichiarava “fondamentale il miglioramento della comunicazione relativa alle questioni dell’Unione europea, per consentire ai cittadini europei di esercitare il loro diritto a partecipare alla vita democratica di un’Unione in cui le decisioni siano prese nel modo più trasparente possibile e più vicino possibile ai cittadini, nel rispetto dei principi di pluralismo, di partecipazione, di apertura e di trasparenza”. La grande scommessa dell’informazione sull’Europa, sempre più attuale a mano a mano che si avvicinano le elezioni europee, sarà affrontata nell’ambito di un partenariato con gli Stati membri, con la precisa volontà di coinvolgere le autorità, da quelle nazionali a quelle locali, in uno sviluppo sinergico. (Antonio F. Vinci per NL)