Se ritenete che le istituzioni europee abbiano commesso un errore o violato le loro stesse normative, potete chiedere al Mediatore europeo di condurre un’indagine per vostro conto. Il Mediatore – chiamato anche difensore civico – può esaminare segnalazioni di iniquità, discriminazione, abuso di potere, omissione di informazioni, ritardi non giustificati e mancato rispetto delle procedure. In genere il Mediatore è in grado di trovare una soluzione accettabile per entrambe le parti. Ma se l’istituzione europea inadempiente non accetta le sue raccomandazioni, il Mediatore può rivolgersi al Parlamento europeo, che a sua volta può, se necessario, prendere un provvedimento di tipo politico. In realtà soltanto un quarto delle 3 000 denunce ricevute ogni anno sono di competenza del Mediatore europeo. Le altre vanno trattate da organi nazionali o regionali. Il nuovo sito interattivo appena inaugurato consentirà al denunciante di individuare l’autorità competente, facendogli risparmiare tempo e denaro, nonché la delusione di vedersi respingere la propria denuncia. Il Mediatore europeo ha contribuito a risolvere diverse questioni controverse. Ad esempio, è recentemente intervenuto in un caso di rifiuto di una domanda di tirocinio alla Commissione europea. Una cittadina portoghese sosteneva che la sua domanda fosse stata ingiustamente rifiutata, dal momento che, come previsto dalla normativa, la sua precedente esperienza professionale non superava le sei settimane. Su richiesta del Mediatore, la Commissione ha chiarito che non è necessario dichiarare un’esperienza professionale della durata inferiore ad un mese e ha pertanto accolto la domanda. Il Mediatore viene eletto dal Parlamento europeo con un mandato rinnovabile di cinque anni. La carica viene attualmente ricoperta da Nikiforos Diamandouros, che aderisce alla rete europea dei difensori civici, comprendente 31 paesi europei. Qui per saperne di più sul Mediatore europeo.