A seguito della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, avvenuta ieri, è entrato in vigore l’intero pacchetto di riforma delle telecomunicazioni, approvato dal Parlamento Europeo lo scorso novembre.
Spetta adesso ai 27 Stati membri il dovere di recepire, entro giugno 2011, nei propri ordinamenti nazionali, la nuova legislazione UE sulle tlc, che permetterà a 500 milioni di cittadini-consumatori di fruire di “una più ampia offerta in virtù di una accresciuta competitività sui mercati europei delle telecomunicazioni, di una migliore copertura mediante rapide connessioni a banda larga a Internet in tutta l’Europa e di una maggiore protezione dei loro diritti nella sfera privata dal punto di vista delle telecomunicazioni”. E’ quanto si legge in una nota diramata ieri dalla Commissione Europea, nella quale è stata anche ricordata, quale “ultima tappa del processo legislativo dell’UE”, la creazione del cosiddetto BEREC, cioè dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche, che “sarà un vettore di coerenza nella regolamentazione europea, rafforzando così il mercato unico delle telecomunicazioni”. Si tratta della nuova autorità europea per le telecomunicazioni, il cui regolamento istitutivo è direttamente applicabile negli Stati membri ed entrerà in vigore il prossimo mese di gennaio. Il BEREC è formato dai presidenti delle 27 autorità regolatrici nazionali delle telecomunicazioni e le sue decisioni verranno preparate con il sostegno di esperti indipendenti. Come ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo responsabile per le telecomunicazioni, l’istituzione del BEREC, prevista per la primavera del 2010, “costituisce un segnale molto visibile della nostra determinazione nell’affermare che gli operatori ed i consumatori delle telecomunicazioni d’Europa non debbano più avvertire il peso delle frontiere nazionali sia dal punto di vista dell’accesso alle reti sia da quello dell’offerta di servizi di comunicazione". Quanto alle sue funzioni, oltre a prendere decisioni (a maggioranza di due terzi, ma in alcuni casi anche a maggioranza semplice), il BEREC – si legge nella nota – supporterà ed integrerà l’attività indipendente dei regolatori nazionali delle telecomunicazioni, in particolare per quanto riguarda le decisioni regolamentari con incidenza transnazionale. A partire dalla prossima primavera, ha specificato la Reding, la nuova autorità europea per le telecomunicazioni “presterà assistenza ai regolatori nazionali delle telecomunicazioni ed alla Commissione europea per garantire che i servizi del settore siano offerti in modo coerente ed a condizioni di effettiva concorrenza in tutto il territorio dell’Unione europea”. Adesso il commissario europeo si attende dagli Stati membri un rapido recepimento, nel diritto nazionale, del nuovo quadro normativo sulle tlc, di cui sono parte la direttiva “Legiferare meglio” e la direttiva “Diritti dei Cittadini” .“Un recepimento rapido e corretto – ha affermato la Reding – è infatti fondamentale se si vuole garantire la certezza del diritto, migliorare la concorrenza e stimolare gli investimenti nel mercato unico europeo delle telecomunicazioni in costante evoluzione”. (D.A. per NL)