La società controllata dal colosso Google ha ufficializzato il lancio di canali europei per Francia, Germania e Gran Bretagna. La programmazione dei nuovi programmi sarà estremamente variegata: si andrà dagli eventi sportivi ai contenuti musicali, da trasmissioni d’entertainment a contenuti d’informazione.
Il progetto riguarderà la realizzazione di 60 nuovi canali (da aggiungersi ai 100 lanciati lo scorso anno), che avranno il compito di attrarre nuova utenza e ulteriori investimenti tramite un modello di produzione sempre più simile a quello prettamente televisivo. L’investimento destinato all’espansione dei contenuti originali e professionali dovrebbe essere intorno ai 200 milioni di dollari, da sommare ai 100 milioni già impiegati al momento della partenza del progetto negli USA. A quanto pare, potrà essere un’occasione anche per gli editori, considerato che Google ha previsto un compenso per produrre propri canali dai diversi contenuti da inserire sulla piattaforma. L’attuale previsione contenutistica dovrebbe bastare a riempire i palinsesti per un anno, durante il quale i ricavi dalla pubblicità dovrebbero coprire i costi di produzione, consentendo così, a decorrere dal secondo esercizio, una suddivisione dei proventi tra i partner. L´espansione europea di YouTube coinvolge anche alcuni dei grandi produttori di contenuti come Endemol (Francia) e il gruppo francese Lagardère SCA, Reuters, Wall Street Journal, Fremantle, ma anche i proprietari dei canali tradizionali come Bbc e Discovery. Tra questi non compare l’Italia, che pare non tarderà, in un futuro prossimo, a veder nascere prodotti autoctoni. L’intento di YouTube e dei suoi rivali online, come Yahoo, è quello di riuscire a spostare quote rilevanti della pubblicità dalla tv tradizionale. E gli osservatori del settore media ritengono niente affatto utopica tale transizione, sulla scorta del fatto che è aumentato il tempo che gli americani trascorrono guardando video online, con una speculare diminuzione di quello speso davanti alla tv. (V.V. per NL)