“La tv nazionale lineare durerà ancora, poco, ma durerà grazie allo sport. Ma di sicuro sparirà nel giro di 20 anni, perché allora tutto sarà disponibile su internet. Canal Plus diventerà un media online”.
Così ha sentenziato Wilmot Reed Hastings, il produttore di Marseille la prima serie che Netflix ha realizzato per la Francia e che si preannuncia come una rivisitazione della amatissima House of Cards – Gli intrighi del potere, stavolta però in salsa tipicamente marsigliese. Certo è che le dichiarazioni, unite al timore dell’eccessiva espansione del gigante a stelle e strisce, che vanta un totale di 48 mln di utenti nel mondo in continuo aumento, danno molto da pensare all’emittente statale francese. Gli americani, che debutteranno nella patria di Hollande il 15 settembre, sono consapevoli di avere un forte appeal, dovuto al servizio e all’offerta di uno streaming on demand molto richiesto e per giunta disponibile a basso costo – con 7,99 euro mensili si potranno vedere serie tv e film senza limiti aggiungendo un solo euro si avrà diritto ai contenuti in hd nonché alla possibilità di fruire della produzione su due schermi – e fanno gioco-forza della possibilità di pagare le tasse negli stati in cui il carico fiscale è inferiore. Così come hanno fatto i giganti Google e Amazon, Netflix infatti ha collocato la sua sede fiscale Ue in Olanda e ha già rifiutato la richiesta dell’ex ministro della cultura e della comunicazione francese Aurélie Filippetti riguardante il pagamento delle tasse in Francia, al fine di contribuire al sostegno del sistema nazionale nel settore delle produzioni audiovisive e cinematografiche, come si legge in un articolo apparso questa mattina su ItaliaOggi. Hastings ha assicurato comunque che Netfix “Creerà lavoro in Francia”, dal momento che i piani societari non sembrano fermarsi soltanto allo streaming on demand, ma sono aperte le trattative di dialogo con i principali operatori tlc, da Orange a Free, per la creazione di un nuovo decoder. Come ricorderanno i nostri attenti lettori, per ora nessuna ipotesi all’orizzonte relativa a un imminente sbarco di Netflix in Italia: certo è che l’incessante diffusione a macchia d’olio del servizio potrebbe far ben sperare per il pubblico italiano. (V.R. per NL)