Per la prima volta una candidatura alla presidenza degli Stati Uniti – quella del repubblicano Ron DeSantis, competitor di Donald Trump – viene annunciata in una diretta su un social e non durante un consueto special su un grande netwok TV. C’e’ chi dice si tratti di un enorme successo e chi – in particolare i media tradizionali – racconta solo dei problemi tecnici iniziali. Quale è la realtà?
Elon and Ron
Non è semplice comprendere se davvero la diretta dell’annuncio della candidatura di Ron DeSantis alle presidenziali USA attraverso una diretta Twitter (“Twitter Space“) – che ha visto la partecipazione attiva di Elon Musk – sia stata un enorme successo o una dimostrazione della fragilità della piattaforma.
I am a free speech absolutist
L’analisi oggettiva dei dati è infatti fortemente inquinata dalle posizioni pro o contro Elon Musk che sono esplose dopo la famosa affermazione di essere favorevole al free speech (“I am a free speech absolutist“) pronunciata dall’imprenditore, che stranamente molti pare non riescano a tollerare.
Tuttavia qualche considerazione può essere fatta.
Twitter Spaces
Cominciamo dal servizio utilizzato: nato come risposta a Clubhouse, Spaces si è rapidamente affermato come un interessante nuovo tipo di medium, in qualche modo a cavallo tra una conferenza Zoom, un’emissione radiofonica e un podcast.
Check
Il miglior modo di comprendere di cosa si tratta è, come sempre, l’esperienza diretta, partecipando a uno dei tanti accedibili dal bottone centrale della app.
L’annuncio
L’oggetto del contendere sono i risultati della candidatura del repubblicano Ron DeSantis alla nomination per una possibile futura presidenza degli USA (in opposizione a Donald Trump).
24 maggio
Evento che ha avuto luogo appunto su Twitter il giorno 24 maggio 2023.
Fox on the run
Il problema sta nel fatto che DeSantis ha sempre privilegiato per i suoi annunci il canale di proprietà della famiglia Murdoch Fox News, una rete che in prime time vanta un‘audience di …130.000 ascoltatori.
x 20
Ma picchi importanti sono storicamente sempre stati registrati in coincidenza con la partecipazione di qualche importante politico conservatore, eventi che riuscivano a moltiplicare il numero di telespettatori anche di un fattore 20.
L’annuncio
La questione è dunque: il live ha davvero raggiunto un numero di ascoltatori superiore (alcuni affermano triplo) rispetto a quello del network tv tradizionale? I dati ufficiali parlano di 300.000 ascoltatori contemporanei con un totale di oltre 3.5 milioni di contatti. Qualcuno ha parlato di oltre 6 milioni. Ma una riposta certa risulta impossibile.
Polarizzazione
Come abbiamo scritto in apertura, la polarizzazione delle opinioni su Musk ci pone di fronte a dati assolutamente contrastanti.
Problemi tecnici
Il tutto si gioca sui problemi tecnici riscontrati all’inizio della trasmissione: il ramp-up particolarmente rapido – dovuto probabilmente all’attesa per l’evento e non riscontrato nei normali spaces dove gli ascoltatori si aggiungono a ritmo piu’ lento – ha obbligato ad un primo restart, per poi (a detta di molti) causare un suono spesso incerto o di difficile comprensione.
Reality Check?
E’ vero? La nostra esperienza personale ci farebbe propendere per il no, ma il nostro reality check non è andato oltre i primi 15 minuti: DeSantis è mille miglia lontano dalla capacita’ di intrattenere dell’avversario Trump. Se qualche lettore ha avuto esperienza personale diretta può comunicarcela tranquillamente nei commenti su canali social.
Problemi di gioventù
I problemi dei servizi in streaming a fronte di eventi con grandissima concorrenza di ascolti sono peraltro la norma, come Newslinet ha avuto modo di raccontare ad esempio in occasione dei vari blocchi di DAZN e di analizzare durante un’intervista esclusiva con la BBC. Ma questo non deve distogliere l’attenzione da un fatto di base.
Dai network tv alle piattaforme
Risulta ormai evidente a tutti la fase di tramonto dell’era dei network e del loro modello uno-a-molti dove il broadcaster decide cosa si racconta e come lo si fa.
Differenze
Siamo invece entrati nell’epoca dei live che possono essere organizzati e attivati da qualunque utente: non una differenza da poco.
In giro tra gli Spaces
Certo, in questo caso si trattava di un evento con un’organizzazione abbastanza tradizionale, ma un semplice giro per i canali di Spaces in inglese aiuta a comprendere quanto affermiamo.
Un tramonto rabbioso
I network tv sanno ormai con certezza che i loro anni migliori sono alle spalle.
Titolismo
E che la rete li renderà col tempo irrilevanti, obbligandoli spesso a titoli piuttosto estremi.
Una certezza
Ma – ci sentiamo di affermare – una cosa è certa, essendo stata annunciata da una rete tradizionale e confermata da Twitter: nessuno candidato aveva mai racconto tanti fondi quanto DeSantis.
Tormentata diretta
Con la sua “tormentata” diretta Twitter. (M.H.B. per NL)