La tensione nei rapporti tra il Biscione e Vivendi innescata dall’affare “Mediaset Premium” non accenna a diminuire. Ieri è scaduto il termine entro il quale il gruppo di Bollorè avrebbe dovuto comunicare all’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni il piano per ridurre le proprie partecipazioni in Telecom Italia, oppure in Mediaset, adeguandosi alle prescrizioni della delibera Agcom del 18 aprile scorso, che intimava ai francesi di ridurre, nel tempo massimo di un anno, la propria partecipazione in Telecom Italia (attualmente al 23,9%) o, alternativamente, quella in Mediaset (ora al 29,9%) nel limite del 10%. Secondo alcune indiscrezioni, però, proprio nella giornata di ieri Vivendi avrebbe proposto ricorso al Tar Lazio contro la delibera. Nel frattempo, Mediaset ha annunciato di aver acquistato le quote di Premium di proprietà della telco spagnola Telefonica, pari all’11,1%, impossessandosi così del 100% del capitale sociale della pay tv. Il pagamento delle quote è stato deferito al momento in cui Mediaset – fiduciosa – riceverà il risarcimento di 1,5 miliardi di euro richiesto a Vivendi per aver fatto saltare l’accordo sulla compravendita proprio della pay tv di Cologno Monzese. (V.D. per NL)