Ci hanno ripensato in Francia a causa di un disaccordo sulla valutazione di Premium; ora da Vivendi chiedono solo il 20% della pay tv e di salire fino al 15% di Mediaset in tre anni. Tonfo del titolo Mediaset a Piazza Affari in risposta alla notizia.
Vivendi ingrana la retromarcia sul suo accordo con Mediaset per l’acquisizione della pay tv Premium; il gruppo francese, infatti, non è più interessato ad acquisire il 100% della tv a pagamento di Cologno ma propone adesso di acquistarne solo il 20%, confermare lo scambio del 3,5% delle azioni fra le due società e poi salire, in una seconda fase, nel capitale di Mediaset stessa, arrivando al 15% in tre anni. Insomma i francesi non sono più tanto sicuri che accaparrarsi Premium sia un buon affare e preferiscono mettere le mani direttamente su parte della controllante; la ragione di questo cambio di rotta, fanno sapere da Vivendi, risiederebbe in alcune “divergenze significative nell’analisi dei risultati della sua filiale di Pay Tv Mediaset Premium” che i francesi avrebbero esposto “con una lettera datata 21 giugno” inviata da Vincent Bolloré; per questo motivo, la holding d’oltralpe avrebbe “fatto, ieri, una proposta a Mediaset per trovare un nuovo accordo in termini differenti e proseguire le discussioni” confermando quindi “la sua volontà di costruire un’alleanza”. Non sono dello stesso avviso a Mediaset dove, con un secco comunicato stampa, viene sostenuto come “la comunicazione di Vivendi costituisce per Mediaset una novità assoluta e non concordata” che è in “palese contraddizione con gli impegni assunti da Vivendi mediante il contratto firmato l’8 aprile scorso”. Viene inoltre sostenuto, con toni decisamente minatori, come “il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, già convocato per il 28 luglio, prenderà ufficialmente posizione su detta proposta e sulla gravissima comunicazione dell’Amministratore Delegato di Vivendi”. La sensazione è, più che altro, che il Biscione abbia ora il dubbio di non riuscire a liberarsi così facilmente come credeva della zavorra Premium che pesa ormai da anni sui suoi bilanci e che dal canto suo Vivendi, dopo i pessimi risultati di Canal+ e di Watchever (che hanno spinto addirittura a parlare di chiusura definitiva) voglia andarci più cauta con gli investimenti nel settore. I rapporti fra le due società, inoltre, sono da maneggiare con cura per Cologno, visto il peso che Vivendi ha nella cessione degli asset di Inwit, essendo azionista di maggioranza del suo controllore Telecom. Nel frattempo, Piazza Affari reagisce alla notizia con un crollo del titolo Mediaset che ha già superato il -10%. (E.V. per NL)