Vision distribution è la società di distribuzione cinematografica nata nel dicembre 2016 dall’accordo fra Sky Italia e le cinque maggiori case di produzione indipendenti italiane: Cattleya, Wildside, Lucisano Media Group, Palomar e Indiana Production. La prima importante joint venture italiana fra un grande produttore e distributore (come Sky, che controlla il 60% del capitale) e le case indipendenti, per la creazione di contenuti cinematografici e televisivi.
Vision distribution ha nel suo business principale lo sfruttamento delle proprie opere in catalogo, dal momento che, nel 2018, le sono fruttate complessivamente 8,1 mln di euro rispetto agli incassi derivanti dai contributi pubblici (2 mln) e alla classica distribuzione (2,8 mln). L’obiettivo della casa di produzione è quello di coprire tutta la filiera audiovisiva, come era stato detto dallo stesso amministratore delegato Nicola Maccanico alla presentazione della società: “Questa nuova realtà nasce per sostenere e stimolare il cinema italiano, attraverso un modello innovativo, aperto e partecipativo. Per la prima volta un gruppo che opera nel settore dei media e alcuni importanti produttori indipendenti italiani uniscono le loro forze per offrire al mercato nuove opportunità, con la possibilità di tentare strade diverse sia sul piano dei modelli distributivi, che su quello dei contenuti e del linguaggio, arricchendo l’offerta cinematografica a tutto vantaggio del pubblico e dei consumatori”.
Vision distribution ha chiuso il 2018 con 13 mln di ricavi, avvicinandosi ancor di più alle due dirette concorrenti, Medusa di Mediaset e 01 Distribution della Rai, che diffondono nelle sale cinematografiche titoli italiani. Inoltre, sempre nello scorso anno, ha distribuito 12 film nelle sale, oltre alle due puntate di Gomorra – anteprima della prossima stagione – con un box office complessivo di 20 mln. Al secondo anno di attività, l’azienda ha già coperto le perdite di 1,08 mln del primo esercizio.
Se la possibilità di dominare il mercato audiovisivo due anni fa veniva considerata pura utopia, ad oggi si consolida la sua presenza sul mercato, anche grazie al premio per la miglior sceneggiatura conquistato da La paranza dei bambini al Festival Internazionale del Cinema di Berlino. (D.D. per NL)