”Sembra di essere tornati al governo precedente. Il ministro Passera regala frequenze a Mediaset, stesso comportamento del suo predecessore Romani”.
L’ha detto l’assessore alle infrastrutture immateriali della Regione Umbria, Stefano Vinti, sottolineando che ”l’assegnazione gratuita di frequenze alle Tv, ha scatenato numerose polemiche. Ben 19 frequenze per 20 anni. Di queste, 4 alla Rai, 4 a Mediaset, 3 a Telecom Italia Media e 5 ad altri soggetti”. ”La giustificazione del ministro Passera – ha aggiunto Vinti – e’ che cio’ e’ imposto dalla finanziaria di Tremonti del 2010 in cui si prevede ‘l’obbligo di trasformare i titoli provvisori in definitivi entro il 30 giugno 2012, in coincidenza con il passaggio al digitale su tutto il territorio nazionale’. Il maggior vantaggio va a Mediaset che ottiene il pacchetto piu’ consistente. Per la Rai, a parita’ di numero di frequenze, non e’ andata cosi’ bene perche’ le sue sono frequenze a rischio interferenze con i paesi vicini’‘. Secondo Vinti ”il Ministro avrebbe dovuto chiedere una proroga, ed affrontare le diverse questioni in ballo, prima tra tutte l’ex beauty contest, piuttosto che precipitarsi nell’assegnazione e, per di piu’, ventennale. Per completare il quadro sono stati bloccati i contributi annuali che vengono erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico alle Tv locali, secondo una graduatoria delle emittenti predisposta dai Corecom, apportando un ulteriore carico di difficolta’ alle emittenti, comprese quelle umbre, gia’ gravate dalla crisi”. Altra questione aperta e’ quella della banda larga mobile, ”le Istituzioni internazionali stabiliscono che dal 2016 alcune frequenze, oggi delle Tv, dovranno passare agli operatori telefonici per i servizi di banda larga mobile – ha concluso Vinti – Chi detiene la maggior parte delle frequenze che il governo dovra’ liberare a questo scopo? Mediaset, naturalmente. Come la mettiamo con l’assegnazione ventennale? Dura eredita’ per il prossimo governo”. (ASCA)