Viacom International Media Networks Italia S.r.l., la società che edita Nickelodeon, Mtv, Comedy Central (disponibili sulla piattaforma Sky) Paramount channel e Vh1 (disponibili in chiaro sul digitale terrestre), saluta in positivo la chiusura di bilancio 2016 (chiuso a settembre 2016 ma approvato solo di recente).
I ricavi sono a quota 52,8 mln di euro; l’utile è pari a 2,5 mln, il margine operativo lordo (MOL) è di 20 mln e l’ebit si colloca a 2,3 mln.
Inutile confrontare tali numeri con quelli ottenuti nel 2015 dato che in questo lasso di tempo Viacom ha modificato il suo perimetro (ad esempio con la cessione del logical channel number 8 del DTT a Sky tramite accordo siglato a luglio 2015).
Ma vediamo il valore degli incassi del gruppo diviso per marchio/palinsesto: Nickelodeon nel suo complesso vale 13,7 mln; Mtv 12,7 mln, Comedy Central 10 mln, Mtv Music 1,8 mln (che da luglio 2016 è passato a Sky), Paramount channel 6,2 mln (solo per sette mesi relativi all’esercizio 2016) e Vh1 500 mila euro (con solo due mesi registrati nell’esercizio 2016, dato che ha preso il posto di Mtv Music al canale 67 del DTT). Ovviamente, non si deve dimenticare la provenienza di tutti gli altri incassi di cui il gruppo Viacom gode: tra questi ricordiamo gli incassi ottenuti per merito della raccolta pubblicitaria la cui gestione è affidata alla società Vimn Advertising & Brand Solutions (il cui però andamento finanziario negativo ha costretto più di una volta Viacom a versamenti per coprire le spese e ripristinare il patrimonio della concessionaria) e gli accordi stretti con Sky, Timvision, Vodafone Tv e Super! di De Agostini per la fornitura di contenuti televisivi.
Per ultimo, sono da tenere in considerazione le iscrizioni presenti in bilancio delle quote di partecipazione del gruppo: Viacom, infatti, possiede il 29,62% di Rainbow (studio di animazione italiano famoso per la creazione del Winx Club e la cui amministrazione è affidata a Iginio Straffi) che tradotto in valore ammonta a 40,35 mln di euro. In realtà, il valore netto di Rainbow ammonterebbe a 16,9 mln ma la differenza di 23,4 mln viene giustificata dagli amministratori del gruppo con un’alta probabilità di recupero legata a flussi futuri attesi.
Intanto, si fanno vivi i buoni propositi per migliorare la performance di Viacom Italia in generale: possibili acquisti di nuovi lcn (ancorché alti, visto che ormai anche Sony ha sdoganato il blocco 50, originariamente considerata una collocazione remota) per il rafforzamento del gruppo tramite il lancio di alcuni canali in chiaro. (L.M. per NL)