Ion Media e 21st Century Fox stanno cercando di creare una joint venture che comprenda le loro stazioni televisioni locali.
La trattativa è la risposta a Sinclair che proprio nelle ultime settimane sta trattando una fusione da 3,3 miliardi di euro con Tribune Media che farebbe diventare la company di Hunt Valley il più grande operatore del settore negli Stati Uniti con 225 tv. Il gruppo Fox, d’altra parte, punta ad acquisire le 60 emittenti di Ion Media per poter incrementare gli introiti con i programmi pay veicolati e per avere un maggiore controllo del territorio.
La guerra commerciale è determinata dal fatto che Sinclair e Tribune Media sono affiliate proprio della società di Rupert Murdoch: il magnate australiano già negli scorsi mesi aveva provato a comprare Tribune Media in tandem con Blackstone, ma la trattativa non era andata a buon fine. Fox ora può provare a rivolgersi alla Federal Communications Commission (FCC) per aprire un procedimento anti-monopolistico nei confronti dei concorrenti: la fusione con Tribune Media regalerebbe a Sinclair il controllo sul 50% del mercato televisivo americano, mentre il limite consentito dall’Antitrust è del 39%. Insomma, il mese di agosto del comparto tv a stelle e strisce rischia di diventare ancora più rovente dopo l’acquisto di Scripps Network Interactive da parte di Discovery e le trattative di fusione sempre più avanzate tra Sprint e Charter Communications. (M.R. per NL)