Negli Stati Uniti cresce il numero di apparecchi televisivi in circolazione, ma le sottoscrizioni di abbonamenti alla pay TV diminuiscono: attualmente sono 119,6 milioni le case americane con almeno un televisore, in crescita dell’1% rispetto alla stagione 2016/2017 (118,4 milioni di tv), mentre il numero di abbonamenti pay tv decresce in maniera costante dal 2010 passando da 104,1 milioni a 98,7, con un crollo significativo (due terzi degli abbonamenti) tra il 2013 e il 2016.
Questo il dato rilevato da Nielsen in un report sull’utilizzo della televisione negli States, che pone alcune domande importanti sul comportamento dei consumatori: in primis, c’è stato un aumento delle vendite dei televisori? E soprattutto, cosa guardano i nuovi acquirenti di apparecchi televisivi?
Contrariamente a quanto farebbe pensare l’aumento di televisori in circolazione, le vendite di questi apparecchi sono più o meno costanti dal 2015 (attorno ai 40 milioni di unità all’anno). Ciò significa, verosimilmente, che la durata media di un televisore è aumentata: grazie all’avvento di dispositivi come Goolge Chromecast, infatti, è possibile rendere “quasi smart” televisori privi di questa tecnologia, facendoli comunicare con app e altri dispositivi (tablet, smartphone) superando così il bisogno di acquistare un apparecchio più evoluto.
Infatti – e qui ci si ricollega anche alla seconda questione saliente – pare che nell’audience statunitense si stia verificando un doppio “shift” che va dalla pay tv verso, da un lato, lo streaming on demand (ad esempio, Netflix) e dall’altro lato, una sorta di ritorno alle trasmissioni via antenna. Il report Nielsen segnala che, negli ultimi tre anni, il numero delle case americane in cui si guardano programmi in streaming (anche sul televisore) è cresciuto dal 18% al 29%, mentre quelle in cui si guardano programmi via antenna sono passate da 12,5 milioni a 15,2 milioni. Spesso i due comportamenti sono correlati: chi utilizza il televisore per guardare film, serie tv o show in streaming, non sottoscrive affatto un abbonamento alla pay tv e – per la restante parte del tempo in cui guarda la tv – fruisce delle trasmissioni via antenna.
Data la consistenza del numero di telespettatori del mercato americano, questo rapporto Nielsen potrebbe preoccupare davvero le pay tv di tutto il mondo, in quanto dimostrerebbe che il futuro dell’intrattenimento è appannaggio delle piattaforme di streaming. (P.B. per NL)