Comcast e Charter molto vicine ad un accordo da 20 miliardi di dollari che ridisegnerà la tv americana. L’intesa potrebbe arrivare già la prossima settimana: intanto Charter Communications si prepara a diventare il secondo operatore negli USA.
Le trattative, secondo il Wall Street Journal, sarebbero in fase avanzata: tutto dipenderà dal completamento del processo di acquisizione da 45,2 mld di dollari – come ricorderanno i lettori avviato nello scorso febbraio, per realizzare un unico colosso di 30 mln di abbonati – della Time Warner Cable (TWC, la seconda società di tlc americana che opera in ben 29 paesi, disponendo di 31 divisioni operative) da parte di Comcast. Quest’ultima – da ricordare che ad oggi è il più grande operatore via cavo degli Stati Uniti, nonché una delle principali industrie media del mondo, a seguito dell’acquisizione del 2011 della maggioranza del gruppo NBC Universal – aveva già preannunciato che avrebbe ceduto almeno 3 mln di abbonati, per far sì che la propria quota nel mercato della pay tv non superasse il 30%. Qualora l’affare dovesse decollare, Charter raddoppierà i propri clienti, raggiungendo la cifra di 8 milioni. Intanto il bilancio del primo trimestre 2014 della Time Warner si è chiuso in crescita rispetto alle aspettative, con un utile netto di 479 mln di dollari, ossia 1,70 dollari per azione, in aumento rispetto ai 401 del corrispondente periodo 2013. Bene anche per i ricavi su del 2%, a 5,58 miliardi di dollari. (V.R. per NL)