L’azienda del Regno Unito pressa gli utenti che si rifiutano di pagare il canone televisivo, che ammonta a 145,5 sterline: “Facciamo bene a fare tutto quello che possiamo” tuonano i vertici.
A quanto sembra non sono soltanto gli italiani a detestare il cosiddetto “abbonamento televisivo” (che come sapranno bene i nostri lettori, nel 2014 ha raggiunto quota 113,50 euro), letto spesso come un vero e proprio prelievo forzoso. Anche alla Bbc non si dormono sonni tranquilli: di certo non si è parlato di un recupero dell’evasione che passasse dalla bolletta elettrica, ma le strategie adottate per ottenere lo scopo finale sono indubbiamente molto più dispendiose nel regno del Big Ben. Con i soldi sborsati per le affrancature, negli ultimi due anni sono stati spesi l’equivalente di 70 mila canoni televisivi: “Usiamo lettere laddove non conosciamo gli indirizzi mail” si è difeso un portavoce dell’ufficio canoni tv, contro le accuse mosse dal londinese Times. Secondo il quotidiano, le lettere inviate a oggi sarebbero addirittura più di 46 mln: cifre che hanno subito fatto pensare e gridare allo scandalo, dato che la tv pubblica inglese ha dichiarato che l’evasione resta ferma al 5-6% delle famiglie. Pur pagando un minimo di affrancatura di 20 pence, il costo complessivo per sostenere le spedizioni si aggira attorno ai 10 mln di sterline. Ma, come si legge in un articolo di giovedì 14 agosto apparso sulle pagine di ItaliaOggi, è bene considerare anche altri risvolti: la Bbc infatti ha recentemente fatto un mea culpa, ammettendo di aver pagato circa 100 mila sterline in tre anni per il risarcimento di abbonati che si sono sentiti molestati a causa di inutili solleciti di pagamento. Ma perché tanta ansia di perdere finanziamenti, visto e considerato che l’evasione resta minima e che le spese per la spedizione dei solleciti pesano, e non di poco, sui conti societari? La tv pubblica inglese incassa annualmente 3,7 mld di sterline, ma il budget è sotto stretto e minuzioso esame dopo la serie di scandali che l’anno travolta (primo fra tutti quello di Jimmy Savile, storico conduttore di programmi per ragazzi accusato di pedofilia, seguito poi dalle buonuscite stellari dei manager). La cattiva gestione precedente ha poi gettato scompiglio all’interno dell’azienda stessa che ha dichiarato che se l’evasione aumenterà, ci si troverà costretti a operare dei tagli sui servizi offerti a partire dal canale Bbc 4 e dai programmi per i bambini. Certo è che il rischio che la percentuale di non paganti subisca un’impennata è direttamente proporzionale all’ansia e alla pressione con cui l’emittente statale continua a sollecitare in maniera compulsiva i suoi telespettatori. (V.R. per NL)