Senza un obbligo normativo di armonizzazione delle liste LCN via etere con associazione di nomi univoci dei canali sui nuovi tv smart, i fornitori di contenuti via etere finiranno marginalizzati in pochi anni.
Entro dieci, infatti, la tv via etere sarà ampiamente accessoria rispetto a quella connessa. Gli analisti sono concordi: i segnali appaiono coerenti. Il DTT sarà un complemento non indispensabile della tv su IP.
Divisione dei ruoli. Iniziale
Lato contenuti, la tv mainstream e generalista si occuperà essenzialmente di informazione, sport (live), approfondimenti, politica, intrattenimento (live), al contrario fiction, film, programmi per bambini e ragazzi saranno esclusivo appannaggio dello streaming on demand. Che comunque condividerà anche tutti i generi tipici della tv via etere.
Il televisore prossimo territorio di conquista degli OTT
Ma gli OTT come Amazon ed Apple non si accontentano di avere un ruolo limitato alla pur vastissima area della fornitura di contenuti o della gestione di piattaforme. Sono interessati a presidiare anche l’area industriale del principale device indoor: il televisore.
Amazon si lancia. Gli altri si adeguano
Così non stupisce che, dopo l’annuncio del lancio negli USA (per ora) del televisore Amazon con comandi vocali guidati dall’Intelligenza Artificiale Alexa, giunga notizia (dal Financial Times) di un’analoga iniziativa di Sky.
Spallata alla tv via etere
Ovviamente la prossima invasione di tv smart marchiati Amazon, Apple, Sky (e probabilmente Google) darà un’ulteriore spallata alla tv via etere ed ai suoi arcaici modelli organizzativi e tecnologici centralizzati. Per i fornitori di contenuti (tecnicamente fornitori di servizi di media audiovisivi) della tv mainstream si tratta di un avvicendamento da monitorare con la massima attenzione.
Panorama televisivo
Perché senza una armonizzazione obbligatoria sulle nuove piattaforme smart dei logical channel number (LCN) del DTT, con associazione ad essi di nomi univoci (cioè non confondibili da parte della I.A.), quello che oggi è il principale presidio della tv tradizionale – che garantisce all’utente facilità di individuazione dei contenuti – si vaporizzerà. E con esso si assisterà alla scomparsa dei canali via etere dall’orizzonte dell’offerta televisiva.
Armonizzazione LCN
I temi su cui operatori, regolatore e legislatore dovrebbero concentrarsi prima del consolidamento dei nuovi modelli OTT, sono la modalità di catalogazione dei contenuti e la loro rintracciabilità da parte dell’I.A. attraverso i comandi vocali. Urge quindi una sensibilizzazione politica per un adeguamento normativo che imponga l’adozione di una armonizzazione dei logical channel number IP con quelli via etere, associandoli a denominazioni univoche per essere individuabili attraverso interrogazioni vocali. Per evitare rischi gravissimi di marginalizzazione. (M.L. per NL)