Una recentissima decisione del T.A.R. Lazio ha fissato interessanti ed inediti principi in tema di trasmissioni pornografiche televisive o, meglio, della differenziazione con quelle di carattere erotico.
Nel merito, l’Agcom aveva irrogato una sanzione a carico di una nota emittente televisiva (assistita dagli Avvocati Gianluca Barneschi e Marco Imbimbo), per asserita trasmissione di programmi contenenti immagini pornografiche.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha definitivamente annullato la sanzione ritenendo rilevante e fondata l’eccepita carenza d’istruttoria.
Più a fondo, il Giudice amministrativo, sulla base di una dettagliata analisi, ha ritenuto che quanto trasmesso dall’emittente televisiva non fosse pornografico, ma erotico.
Ma l’aspetto più innovativo della decisione è costituito dal modus operandi attraverso il quale il tribunale è giunto alla propria valutazione.
Infatti, data la (sorprendente) indisponibilità nel fascicolo di giudizio delle immagini della controversa trasmissione, è stato ritenuto che un utile elemento per la ricostruzione della vicenda potesse pervenire dalla sentenza del Tribunale Penale di Napoli che aveva, in sede di assoluzione, escluso il contenuto osceno delle immagini contestate (finalizzate a reclamizzare un servizio telefonico a valore aggiunto).
Conseguentemente la sanzione irrogata dall’Agcom è stata annullata. La decisione, naturalmente, crea un importante precedente su un fenomeno pubblicitario molto diffuso tra le emittenti locali. (E.G. per NL)