Più pubblicità in Svizzera sulle radio e televisioni che beneficiano di una concessione. Una modifica in tal senso dell’ordinanza attualmente vigente è stata posta in consultazione fino al 23 ottobre; obiettivo: allinearsi al regime europeo per non penalizzare le emittenti elvetiche. Più in particolare, in Svizzera dovrebbe essere abolita la regola del blocco di 20 minuti di trasmissione tra due stacchi pubblicitari, come si legge in una nota del Dipartimento federale della comunicazione (DATEC): durante un film, una trasmissione informativa o un programma riservato ai bambini, tra un blocco pubblicitario e l’altro dovrebbero intercorrere almeno 30 minuti. Le emissioni religiose non potranno più essere interrotte; il limite del tempo pubblicitario totale dovrebbe essere unicamente di 12 minuti ogni ora e rappresentare il 15% del tempo di diffusione quotidiano. La stessa concessionaria pubblica SRG SSR idée suisse dovrebbe essere sottoposta a norme più rigorose. Al riguardo sono state prospettate due varianti. In entrambe il tempo di pubblicità sarebbe aumentato dall’8% al 15% su quello di trasmissione totale quotidiano. Nella prima ipotesi, d’ora in poi la SSR potrebbe diffondere spot in ogni spazio programmato di 45 minuti, tranne che per le trasmissioni religiose o quelle destinate ai bambini. Nella seconda, la SSR potrebbe interrompere le trasmissioni con inserti pubblicitari ogni 90 minuti nella fascia oraria prevista tra le 20.00 e le 23.00, mentre nelle altre fasce ciò dovrebbe avvenire ogni 30 minuti. Anche in questo caso però, non verrebbe meno il divieto per i programmi religiosi o quelli per bambini. L’ordinanza prevede inoltre, anche di rendere meno restrittivo il divieto imposto alla SSR di ricorrere al mercato della raccolta pubblicitaria ed agli sponsor. Al riguardo, la lista delle eccezioni sarebbe estesa alle emissioni sportive ed ai programmi d’intrattenimento. (Paolo Masneri per NL)