Il bello della rete è che permette a progetti innovativi di nascere e prosperare con un investimento iniziale contenuto. A patto che siano realmente innovativi e di ampio respiro. Ovvero, che siano pensati per una scala globale. La neonata web tv 8doors ne è un esempio. Nasce a Bologna ma trasmette in lingua cinese. L’obiettivo è quello di spiegare l’Italia ad un’immensa platea di potenziali turisti, curiosa di sapere quali sono le novità e le tendenze del bel Paese. Le 8 porte da cui prende il nome la web tv richiamano sì la tradizione cinese di collocare immagini di divinità protettrici all’esterno della porta di casa, ma anche gli otto canali tematici che costituiscono le colonne portanti della programmazione di 8doors e che parlano di: viaggi d’affari, città d’arte, località turistiche, percorsi enogastronomici, made in Italy e antiquariato. Una programmazione di alto livello dunque, destinata inizialmente ad un pubblico di fascia medio alta in grado di spendere molto e a chi magari più avanti nel tempo sarà in grado di soddisfare i suoi sogni italici. E allora sarà bene alimentarli questi sogni, avrà pensato Beba Gabanelli, già produttrice di Velisti per caso, quando a Bologna ha cominciato a dare vita a questo progetto che va radicalmente in controtendenza rispetto al panorama italiano delle tv generaliste. I primi dati sugli accessi sono incoraggianti. Si parla di un tasso di crescita mensile del 75%. E gli accessi provengono tutti dalle principali zone urbane della Cina. Segno che 8doors ha colto nel segno. Ora al team di 8doors non resta che apprendere una delle più importanti virtù cinesi, l’arte di aspettare, per raccogliere risultati che solo 10 anni fa sarebbero stati impensabili. (Davide Agazzi per NL)