Studio di RTL AdAlliance (Lussemburgo) conferma tendenze in atto: la tv è il device preferenziale per la fruizione di video, ma gli utenti sono sempre più sopraffatti dall’enorme somministrazione di contenuti. Prominence (semplicità e prossimità), richiamo del brand (fiducia) e suggerimenti saranno sempre più importanti nel futuro.
Sintesi
RTL AdAlliance, l’international media sales house del gruppo radiotelevisivo lussemburghese RTL, ha presentato i risultati della terza edizione della ricerca The New Life of the Living Room, che fornisce una visione approfondita dell’atteggiamento degli europei nei confronti dei contenuti video, che in questa edizione evidenzia la progressione del deleterio fenomeno della sopraffazione degli utenti dall’enorme disponibilità di contenuti.
L’indagine The New Life of the Living Room
Per la prima volta, The New Life of the Living Room (indagine condotta nel febbraio 2024 su oltre 10.000 intervistati di età compresa tra i 18 e i 64 anni in Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e, per la prima volta, Belgio e Stati Uniti) confronta le abitudini dei consumatori di video in 11 pesi europei con quelle degli Stati Uniti.
Differenti stili di fruizione, ma identico senso di sopraffazione degli utenti
Rivelando una crescente diversità del consumo di video ed esponendo una criticità nota ai nostri lettori, in quanto oggetto di ripetute disamine: la sopraffazione dai contenuti disponibili.
Tv dominante
Se la TV continua ad essere il dispositivo video preferito dagli europei – oltre il 76% degli intervistati lo usa quotidianamente – televisori e smartphone sono a pari merito al primo posto tra gli spettatori statunitensi (entrambi sono usati quotidianamente dal 74%), mentre i telefoni sono al secondo posto per popolarità tra gli intervistati europei (64%).
PC, notebook, tablet
PC e notebook si collocano, secondo lo studio RTL AdAlliance, al terzo posto sia negli Stati Uniti (50%) che in Europa (41%), mentre i tablet rimangono rilevanti, sebbene ad un livello inferiore rispetto agli altri dispositivi (il 31% li usa quotidianamente in Europa e il 46% negli Stati Uniti).
Le smart tv
E’ comunque innegabile come le smart TV abbiano cambiato il modo in cui gli spettatori si confrontano con i contenuti video in casa, con un ruolo significativo nella user experience.
Tv lineare…
Tuttavia, nonostante la diversificazione dei contenuti disponibili, la TV lineare è ancora popolare tra gli americani e gli europei: oltre due terzi degli intervistati (69% in Europa, 68% negli Stati Uniti) guarda infatti la live tv almeno una volta alla settimana.
… scelta dai telespettatori europei almeno una volta alla settimana
Tra i telespettatori europei, la TV lineare è infatti la piattaforma di contenuti video più diffusa sui dispositivi: più della metà dei telespettatori europei dichiara di guardarla almeno una volta alla settimana.
In USA meglio lo streaming
Viceversa, gli spettatori statunitensi scelgono sempre più spesso lo streaming, con un numero maggiore di spettatori di smart TV che guardano settimanalmente video on demand su abbonamento (SVOD 77%) e i video online di breve durata (short-form, 72%) rispetto all’Europa (rispettivamente 69% e 55%).
Le differenze
La differenza maggiore tra gli intervistati statunitensi ed europei riguarda piuttosto l’offerta video on demand sostenuta dalla pubblicità (AVOD, come YouTube) e quella lineare parimenti finanziata dalla adv (FAST, come Samsung Plus).
Lo streaming con più stelle e strisce
Mentre quasi due terzi (62%) degli intervistati statunitensi guarda contenuti in streaming garantiti dalla pubblicità almeno una volta alla settimana, solo un quarto degli europei lo fa.
Il diverso livello di insofferenza verso la pubblicità
Secondo lo studio RTL AdAlliance, una delle ragioni della differenza potrebbe consistere nel diverso livello di accettazione verso gli annunci pubblicitari: circa due terzi degli intervistati statunitensi dichiara di non essere infastiditi dagli stessi, a prescindere dalla piattaforma (ad esempio, il 68% su TV lineare, il 70% sulle piattaforme AVOD), mentre in Europa il dato scende fino a circa il 50%.
Short-form
Va però detto che gli spettatori europei si mostrano poco disturbati dagli annunci sulle piattaforme AVOD e SVOD rispetto ai video short-form che trovano meno favore tra il pubblico (43% in Europa e il 62% negli Statu Uniti).
Il problema dell’eccesso di offerta
Guardare contenuti video a casa è una delle opzioni preferite dagli spettatori, che puntano al maggior numero di opzioni possibili, dalla scelta del dispositivo alle piattaforme supportate o meno dall’adv.
Il paradosso della scelta
Sennonché, la ricerca spasmodica di contenuti disponibili crea un paradosso per molti spettatori: il 60% degli intervistati in Europa dichiara di sentirsi a volte spaesato di fronte alla quantità di contenuti disponibili, mentre il 4% in più degli intervistati negli Stati Uniti ammette di non sapere come orientarsi.
Brand e reputazione
“Il paradosso della scelta è una tendenza emergente nell’intrattenimento video – spiega Aurélie Brunet de Courssou, marketing director di RTL AdAlliance – Gli utenti apprezzano la diversità e fruiscono dei contenuti su molti dispositivi e piattaforme diverse, ma desiderano la semplicità per accedere ai loro spettacoli e film preferiti.
Bundle
Le offerte in bundle, accolte dal 44% negli Stati Uniti e dal 38% in Europa, segnalano questo cambiamento.
Semplicità, fiducia e prossimità
Semplicità, fiducia e prossimità sono le tendenze chiave dei media che influenzano le scelte di contenuti e pubblicità. In un clima di sfiducia nei confronti dell’intelligenza artificiale e dei social media, la credibilità del brand e la rilevanza dei media sono fondamentali”. (M.R. per NL)