La chiusura di Sportitalia e il passaggio di proprietà infragruppo della società che la controlla non dovrebbe avere impatto sulla capacità trasmissiva affittata da TI Media e quindi sui ricavi della controllata Telecom.
Lo dicono due fonti vicine alla situazione e si evince anche, indirettamente, da un comunicato pubblicato oggi da LT Multimedia. "Le frequenze dovrebbero rimanere occupate, non mi risulta che sia abbandonata la piattaforma digitale", dice una delle due fonti. Dopo una serie di indiscrezioni stampa che annunciavano la chiusura dei tre canali in digitale terrestre Sportitalia 1, 2 e 24 a favore di un progetto destinato solo al satellite, un broker ha lanciato oggi l’allarme sull’effetto negativo che potrebbe avere sui conti di TI Media la perdita di uno dei maggiori clienti. Dopo una serie di comunicazioni piuttosto confuse, in una nota da poco diffusa, LT Televisioni spiega di aver venduto EDB Media, cui fanno capo i canali Sportitalia, a Sitcom, società che come LT Telvisioni fa capo sempre al gruppo LT Multimedia di Valter La Tona. Con Sitcom ha "siglato un accordo di partnership editoriale e commerciale (…) per la trasmissione sul digitale terrestre dei tre nuovi canali del gruppo LT Multimedia: Sport uno, Sport due e Sport tre", che in parte stanno già trasmettendo sul satellite in via sperimentale e che solo pochi giorni fa erano stati lanciati senza fare cenno al loro destino sul digitale. La nota di oggi parla invece esplicitamente di un’intenzione di mantenere la presenza sul digitale terrestre. L’accordo, prosegue la nota, permette "attraverso un accordo per la produzione di format e programmi originali dedicati allo sport e non solo, di finanziare il piano di ristrutturazione industriale avviato dalla EDB Media e della EDB Service finalizzato a salvaguardare la continuità delle attività di produzione e l’occupazione": un messaggio ai giornalisti di Sportitalia che sono in sciopero per l’annuncio della chiusura dei canali a partire dal primo novembre. EDB Media e EDB Service, che si occupano della parte editoriale e produttiva di Sportitalia, erano state rilevate da LT Televisioni lo scorso luglio in un’asta fallimentare dopo essere state in mano alla Maroncelli 9 di Bruno Bogarelli. Sportitalia era stata fondata nel 2004 da Tarak Ben Ammar che è rimasto proprietario del marchio. (E.G. per NL)