Sembra che in Spagna gli studenti possano “combattere” senza esclusione di colpi. Anche in tv. A dimostrarlo è l’ultima idea dei giovani socialisti del paese. Si tratta di uno spot decisamente beffardo che cerca di creare un profilo, volontariamente tirato all’accesso, degli elettori di destra e sinistra. Una sorta di video-parodia ispirata al noto quiz televisivo Passaparola (in Spagna chiamato Domandone), dove due simboliche caricature di studenti, di opposta natura politica, si sfidano rispondendo a domande di cultura generale. Naturalmente la socialista le azzecca tutte, mentre lo sfidante popolare, oltre a darsi erroneamente un tono stupido e maschilista, non fa altro che collezionare note di demerito. Così succede che alla domanda “Qual è la carta dei principi e dei valori sulla quale si regge lo Stato spagnolo con la C?” la secchiona di sinistra risponde correttamente con la parola Costituzione, il concorrente di destra sceglie Catechismo, con grande imbarazzo generale. E ancora alla domanda “Chi è l’uomo conosciuto in tutto il mondo per la sua lotta per la pace e i diritti dei popoli con la G?”, la prima risponde ovviamente Gandhi, il secondo, presumibilmente soddisfatto, risponde José Maria Aznar, dimostrando anche l’eventuale scarsa conoscenza ortografica. Questa è stata la scelta del partito socialista spagnolo, deciso a denigrare pubblicamente gli elettori di destra in seguito alla decisione del governo di inserire, nelle scuole di tutto il paese, l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza. Come sostenitori della nuova materia, i giovani socialisti, tra l’altro con l’appoggio di Zapatero, che ha considerato il filmato semplicemente divertente, hanno quindi scelto di mostrare quella presunta ignoranza diffusa tra popolari e cattolici, che si sarebbero pronunciati contro la scelta dello stesso insegnamento (una sorta di educazione civica già accettata, se pur non come effettiva materia scolastica, anche da Inghilterra e Italia, ndr). Giusto o sbagliato che sia, gli studenti spagnoli hanno sicuramente dato dimostrazione di sapere creare molto più di quanto fosse possibile pensare. Rimane da chiedersi: che lo stile della scelta intrapresa fosse ispirato all’esempio (a questo punto più che autorevole, discutibile) degli adulti in politica? Ma soprattutto: se in giovane età degli studenti sono capaci di realizzare un spot tanto aggressivo, cosa faranno un giorno raggiunta l’età degli attuali politicanti? In Italia, qualche anno fa, ci si era limitati a stampare la raccolta di strafalcioni televisivi intitolata “Pazzaparola”, dove si custodiscono tuttora i più grossi errori commessi durante il quiz. Tra i tanti un Emilio Fede che, alla domanda “Il nome del leader maximo con la C?”, rispose Craxi! (Marco Menoncello per NL)