Tokyo (Giappone) – Tra due mesi quasi esatti Sony si prepara ad aprire ufficialmente l’era dei televisori con display OLED (Organic Light Emitting Diode). All’inizio di dicembre, in Giappone, il colosso lancerà infatti il suo primo televisore OLED da 11 pollici, lo XEL-1, inaugurando così una linea di prodotti che si affiancherà ai suoi famosi televisori LCD BRAVIA.
Se è vero che in passato sono già stati presentati diversi prototipi di televisori OLED, XEL-1 è attualmente il solo modello di cui è stata annunciata l’imminente commercializzazione. Il suo display, sottile circa 3 millimetri, ha una diagonale di 11 pollici ed è in grado di raggiungere la risoluzione di 940 x 540 punti ed un rapporto di contrasto di un milione a uno. In un paio di chilogrammi il televisore include anche una porta Ethernet, una USB ed una HDMI, oltre ad un tuner digitale per la TV giapponese. L’interfaccia di rete server per connettere l’apparecchio ad un dispositivo conforme alla specifica Digital Living Network Alliance (DLNA), così da condividere i contenuti digitali.
XEL-1 sarà venduto al prezzo di 200mila yen, pari a circa 1.220 euro.
Come si è appreso ad aprile, i televisori OLED marchiati Sony saranno prodotti da ST Liquid Crystal Display, una joint venture fra la mamma di PlayStation e Toyota attiva fin dal 1997. Sony, in particolare, ha iniziato la produzione in volumi di display OLED nel 2004, ma fino ad oggi si è limitata ad applicare questa tecnologia nella produzione di piccoli schermi, come quelli utilizzati su telefoni cellulari e player MP3. Ad oggi, infatti, il mercato OLED è in gran parte costituito dai dispositivi mobili.
Il prossimo anno Sony ha già pianificato il lancio di un modello da 27 pollici con caratteristiche tecniche simili al fratello minore ma con supporto al Full HD (1080p).
“Non sarà facile per i televisori OLED rimpiazzare i televisori LCD, ma siamo intenzionati a fare di OLED un nuovo grande business”, ha affermato Katsumi Ihara, executive deputy president di Sony.
Va ricordato che attualmente Sony è il primo fornitore al mondo di televisori LCD, una posizione strappata proprio di recente a Samsung. Quest’ultima è per altro attivissima anche nel settore OLED, dove nel 2005 mostrò un prototipo di televisore da 40 pollici.
Gli esperti affermano che la tecnologia OLED offre numerosi vantaggi rispetto a plasma e cristalli liquidi: il primo è dato dalla capacità dei materiali polimerici con cui sono costruiti i display OLED di emettere luce propria, una caratteristica che consente la produzione di schermi privi di componenti per la retroilluminazione e, di conseguenza, più sottili (eventualmente piegabili), meno esosi a livello di energia elettrica e capaci di produrre immagini più contrastate e brillanti. A ciò va aggiunto il fatto che i display OLED hanno un impatto ambientale molto ridotto e possono essere stampati su una grande varietà di materiali, anche flessibili, utilizzando tecnologie a basso costo come la stampa a getto d’inchiostro. Infine, gli schermi OLED offrono generalmente un angolo di visione più elevato e una minore latenza nel disegno delle immagini rispetto agli LCD, caratteristica che li rende particolarmente adatti al gioco e alla riproduzione video.
Per contro, i display OLED hanno generalmente una longevità inferiore rispetto a quella delle tecnologie concorrenti, dovuta al deterioramento dei materiali organici di cui sono costituiti. I produttori devono inoltre fare i conti con gli ancor elevati costi di produzione, che divengono persino proibitivi quando si parla di diagonali oltre i 40 pollici.