Sky ha recentemente raggiunto un accordo con Cbs per diffondere i suoi contenuti in Europa. L’esclusiva dovrebbe essere limitata alle nuove produzioni delle serie tv in catalogo. A fine gennaio in arrivo i risultati economici del secondo semestre 2015 e in vista anche una nuova operazione con Viacom.
Dopo l’accordo stretto a novembre con HBO per traghettarne i contenuti in esclusiva per l’Europa fino al 2020, Sky dispone un altro tassello in quella che ormai è diventata una vera e propria guerra senza esclusione di colpi agli over the top, Netflix in primis. Di recente, infatti, la pay tv di Murdoch ha raggiunto un’intesa (che dovrebbe avere la stessa durata di quella precedentemente citata) per le nuove produzioni di Showtime, network televisivo edito da Cbs Corporation, per tutti i territori in cui Sky opera (Regno Unito, Austria, Germania, Irlanda e Italia). Andranno quindi in pancia alla tv satellitare contenuti del calibro di Billions, serie tv che ha già debuttato in USA con ottimi risultati, e il famoso Twin Peaks, che riprende dopo ben 25 anni di stop con una nuova stagione nel 2017. Insomma la battaglia sul campo delle serie è una mossa che porta Sky a fare concorrenza spietata al colosso dello streaming on demand di Reed Hastings, quella Netflix che sempre di più è una minaccia per il mercato pay e che fa delle serie il suo punto di forza. Bisogna però fare una dovuta precisazione: sebbene il contratto siglato fra i due sia operativo già da adesso, Netflix gode ancora dei diritti per trasmettere le precedenti stagioni di molte delle serie ora in mano di Sky e che infatti compaiono nel suo catalogo. Sono esempi Ray Donovan o la pluripremiata Dexter. Si può di conseguenza presumere che l’esclusiva, almeno per il momento, si limiti solo alle nuove stagioni prodotte. Nel frattempo, sono attesi da Sky, per il 29 gennaio, i risultati economici del semestre luglio-dicembre che serviranno a dare indicazioni sull’effettivo funzionamento delle strategie sinora adottate. Ricordiamo che, secondo quanto già riportato lo scorso mese da questo periodico, Sky era riuscita a riportare i bilanci in positivo registrando un utile di 24,2 milioni grazie alle operazioni effettuate in materia di taglio delle spese. Si continuava a registrare, tuttavia, una contrazione dei ricavi su tutti i fronti: -5,4% nella pubblicità, un sostanziale stallo nel numero di abbonati e -76% nella vendita di contenuti (a causa dell’effetto Champions League) e dunque, nell’esaminare i dati, particolare attenzione andrà rivolta su questi fronti. Inoltre, è nell’aria una nuova operazione fra la pay tv di Murdoch e Viacom (dopo l’acquisizione da parte della prima della nota emittente Mtv) nell’ambito della tv in chiaro. Vista la sempre più imminente liberazione dell’lcn 50, attualmente occupato da Laeffe che dovrebbe fare i bagagli a causa degli scarsi risultati (0,24% di share medio sulle 24 ore), Sky potrebbe occupare questa posizione con la sua Sky tg 24, il canale all news attualmente trasmesso sul canale 27, il cui trasferimento avrebbe il fine di competere direttamente con le altre emittenti di questo tipo come Rai News (lcn 48) e Tgcom 24 (lcn 51). Il ruolo di Viacom in tutto questo, sarebbe quello di acquisire la posizione 27 sul telecomando, liberata da Sky, per inserirvi Paramount Channel, la nota emittente dedicata ai film dell’omonima casa di produzione del cui debutto in Italia si è molto discusso nel corso degli anni. (E.V. per NL)