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Ma devono essere i consumatori a poter sceglier quale tecnologia e’ per loro piu’ efficace.
E’ questa la posizione del gruppo espressa dal Vice Presidente Corporate and Market Communications, Andrea Scrosati, durante un’audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera, che sta svolgendo un’indagine conoscitiva.
Scrosati ha sottolineato che Sky “non si sente una tv satellitare e se possibile offriremo canali su altre tecnologie. Il nostro obiettivo e’ quello di poter utilizzare la migliore tecnologia sul mercato e lasciar scegliere ai nostri clienti”.
Sky quando nel 2003 ha ‘fuso’ le due pay tv satellitari Tele+ e Stream si e’ vista imporre dei vincoli nella sua attivita’ di pay tv “e intende rispettare tali regole finche’ saranno in vigore” ha affermato Scrosati in audizione.
Quanto allo sviluppo di nuove reti a larga banda per le telecomunicazioni, al centro dell’indagine conoscitiva della commissioni Trasporti della Camera, Scrosati ha sottolineato che Sky auspica “che qualsiasi modello regolatorio venga considerato per le reti di nuova generazione, abbia l’obiettivo di incentivare la concorrenza e le pari opportunita’ per tutti i sogetti che vogliano oggi e domani investire nelle comunicazioni elettroniche, contribuendo alla crescita del paese” nella convinzione che “sia inutile e dannoso regolamentare mercati se non esistono barriere all’entrata o laddove vengano utilizzate risorse liberamente disponibili sul mercato”.
Scrosati ha evidenziato il ruolo di Sky nell’Iptv, che tramite accordi con operatori telefonici ha messo a disposizione i propri contenuti sulla rete tlc diventando “uno dei driver principali alla diffusione di questa tecnologia nelle case degli italiani”.
Sky proseguira’ in questa collaborazione con gli operaotri di tlc perche’ “questo canale di distribuzione dei contenuti e’ destinato a diventare sempre piu’ importante”.