Sky Italia continua ad investire nel nostro paese circa 1,4 miliardi di euro all’anno, impiegati principalmente per il restyling dei contenuti e per lo sviluppo delle tecnologie.
In questo senso è emblematico il lancio lunedì del nuovo Sky Tg 24, completamente rinnovato e impostato su un sistema multipiattaforma che permetterà una maggiore fruibilità su tutti i dispositivi con integrazioni da mobile.
Il notiziario andrà in onda dagli studi di Milano, un complesso di recente costruzione (zona Rogoredo) composto da tre edifici polifunzionali. La rassegna stampa del tg potrà contare su oltre cento metri quadrati di schermi ed un digiwall di 140 pollici che migliorerà l’aspetto multimediale del format. “La nostra strategia resta sempre focalizzata sul cliente, del quale monitoriamo costantemente le esigenze e cerchiamo di assecondarle – ha spiegato l’amministratore delegato della società Andrea Zappia – E sull’investimento nelle nuove tecnologie: la struttura di broadcasting dei nostri studi di San Donato a Milano è una delle più avanzate in Europa. Da questa sede viene distribuito il segnale su multipiattaforma (satellite, cavo, Sky Go su mobile phone) per le trasmissioni in Germania. È un centro di eccellenza europeo”.
Intanto Sky continua a raccogliere buoni risultati anche dai canali in chiaro del digitale terrestre, con Tv8 e Cielo che ad oggi sono i cavalli di battaglia della società.
In un mercato tv piuttosto stagnante come quello italiano a causa anche di alcune scelte politiche, i canali new entry (tra i quali si potrebbe citare anche Nove o Paramount Channel) rappresentano delle piacevoli sorprese.
Per il futuro l’obiettivo della piattaforma è entrare nel mercato degli OTT con servizi streaming a pagamento grazie ad una collaborazione con Now Tv e ad accordi con alcune telco (si parla per il momento di Vodafone, Fastweb, Tim e Wind). “Non puoi stare fermo in un mercato che non cresce, devi cercare nuovi confini dove espandere il fatturato. Noi competiamo sul mercato del tempo” – ha aggiunto l’ad della pay tv. Lo stesso Zappia ha confermato che Sky Italia a fine anno parteciperà all’asta per i diritti televisivi delle Serie A (triennio 2018/2021). A giugno i 495 milioni di euro offerti dal gruppo di Murdoch ad Infront erano stati ritenuti insufficienti, Premium addirittura non aveva presentato proposte. Il suggerimento dell’advisor della Lega Calcio di passare da una vendita per piattaforma ad una per pacchetti dovrebbe finalmente sbloccare una situazione complicata, in via di risoluzione anche grazie alla nuova ripartizione dei ricavi tv tra i club di A. (M.R. per NL)