Sesto rapporto Auditel-Censis: negli ultimi anni crescono soprattutto i device connessi, che sono 97 milioni e 300.000 (+ 31,7% dal 2017), con una media di quattro schermi connessi per abitazione (5 per famiglia, 2 per persona).
Le Smart Tv (21 milioni) hanno superato quelle tradizionali (20,5): 14 milioni e 800.000 famiglie, il 60,3% del totale, hanno in casa almeno una tv connessa; di queste, 3 milioni e 900.000 ne hanno due e 1 milione e 100.000 ne hanno tre o più.
8 milioni e 400.000 famiglie (35,2% del totale delle famiglie che hanno una TV), pari a 19 milioni di individui, non hanno in casa neppure un televisore compatibile con il passaggio definitivo al digitale terrestre di seconda generazione (T2).
26 milioni e 300.000 italiani (45,8% del totale) guardano contenuti audio e video in streaming su piattaforme e siti web, incluse le piattaforme gratuite delle emittenti nazionali.
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Sempre più schermi…
Secondo il Sesto Rapporto Auditel-Censis sono 122 milioni gli schermi nelle case degli italiani, per una media di circa cinque per famiglia e oltre due schermi per individuo.
… soprattutto connessi
Negli ultimi anni crescono soprattutto i device connessi, che sono 97 milioni e 300.000 (+ 31,7% dal 2017 al 2023 e +4,4% nell’ultimo anno), con una media di quattro schermi connessi per abitazione.
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Le Smart TV superano le TV tradizionali
Oggi nelle case degli italiani ci sono complessivamente 21 milioni di tv connesse e 20 milioni e mezzo di TV tradizionali. 14 milioni e 800.000 famiglie, il 60,3% del totale, hanno in casa almeno una Smart TV; di queste, 3 milioni e 900.000 ne hanno due e 1 milione e 100.000 ne hanno tre o più.
Italiani senza TV
Dal Sesto Rapporto Auditel-Censis, emerge che 700.000 famiglie italiane, il 2,8% del totale, dove vivono 1 milione e 400.000 persone, non hanno in casa neanche un apparecchio televisivo.
Tv non compatibili con il digitale tv terrestre di 2^ generazione
8 milioni e 400.000 famiglie, che corrispondono al 35,2% del totale delle famiglie che hanno una TV, dove vivono 19 milioni di individui, non hanno in casa neppure un televisore compatibile con il passaggio definitivo al digitale terrestre di seconda generazione.
Rischi di passaggio al T2
Conseguentemente, se lo switch off dovesse avvenire oggi, sarebbero tagliate fuori dalla possibilità di accedere anche ai contenuti della tv lineare.
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Più di 50 milioni di smartphone
Secondo il Sesto Rapporto Auditel-Censis, prosegue ininterrotta la crescita degli smartphone, che quest’anno sono 50 milioni e 600.000 e rimangono i device più utilizzati dalla popolazione.
Portabilità, semplicità di utilizzo, vocazione multitasking sono le caratteristiche premiate dagli italiani.
A casa come al cinema
Dalla rilevazione emerge come aumenti la dimensione degli schermi e la qualità delle immagini e i nostri salotti somigliano sempre di più a sale cinematografiche.
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14,1% =/> 50 pollici
Oltre 6 milioni di apparecchi televisivi, il 14,1% del totale, hanno una dimensione di 50 pollici o più; il 97,5% degli apparecchi ha lo schermo al plasma, a cristalli liquidi o al LED e 8 milioni e 200.000 di televisori, il 19,1% del totale, sono a 4K.
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La digitalizzazione incompiuta
Il 91,7% del totale delle famiglie italiane accede a Internet da casa, ma il 22,4% (5,5 milioni di famiglie in valore assoluto) lo fa solo attraverso lo smartphone.
Banda Ultra Larga
L’8,3% delle famiglie italiane, dove vivono 2 milioni e mezzo di italiani, non dispone di collegamento quando si trova all’interno delle pareti domestiche.
15 milioni e 400.000 famiglie vivono in abitazioni che dispongono della Banda Ultra Larga e negli ultimi sette anni sono cresciute del 17,1%.
9,1 mln di famiglie senza connessione
Mancano ancora all’appello 9 milioni e 100.000 famiglie, dove vivono 17 milioni e 100.000 individui che non hanno accesso alla banda larga da casa.
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La crescita ininterrotta dei consumi in streaming
26 milioni e 300.000 italiani, il 45,8% del totale, guardano contenuti audio e video in streaming su piattaforme e siti web, incluse le piattaforme gratuite delle emittenti nazionali: nel 2017 erano il 27% del totale e non raggiungevano i 16 milioni.
Anatomia del pubblico della televisione on demand
Il 51,4% degli utenti della TV on demand è un uomo, il 30,8% ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni, il 28,1% è un giovane che ha tra i 18 e i 34 anni.
+136,3% naviganti over 65 dal 2017
Minoritari, e pari al 7,7% degli spettatori sul web, gli over sessantacinquenni, che però sono cresciuti del 136,3% dal 2017 a oggi.
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Film richiesti
Il genere più amato sono i film, seguiti dal 95% degli spettatori. Il 67,6% del pubblico segue abitualmente, collegandosi più di una volta alla settimana, la programmazione on demand, di questi, il 16,9% la segue giornalmente.
La specificità del pubblico delle piattaforme delle emittenti nazionali
Il pubblico delle piattaforme gratuite delle emittenti nazionali ha una propria specificità: più donne, più bambini, più anziani, più laureati rispetto al totale degli utenti dei programmi sul web.
Vocazione generalista
Mantiene, inoltre, una vocazione più generalista, con il 94,4% degli utenti che segue i film, il 77,9% TG e programmi di informazione, il 77% programmi culturali e il 70,6% fiction e serie televisive.
Sesto Rapporto
Qui per scaricare il Sesto Rapporto in forma integrale. (M.L. per NL)
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