Chi possiede un decoder Dtt infatti può vedere gli Europei in 16:9, il formato panoramico che in molti paesi è ormai realtà consolidata; i possesori di un decoder Dtt-hd possono anche, se abitanti in una delle zone raggiunte dal segnale, godere dell’alta definizione “in chiaro”.
Differente il discorso sulle piattaforme satellitari e Iptv che, ricordiamo, sono state scelte da circa 7 milioni di italiani che le hanno preferite, per adeguarsi alla tv digitale, a volte per necessità, a quella terrestre.
Sul satellite la politica Rai passa per l’acquisto di diritti per il solo nostro paese e conseguente criptaggio del segnale, senza però fornire ancora, a chi paga il canone, le famose schede per la decodifica, obbligando di fatto gli italiani che hanno optato per questa piattaforma a passare per l’abbonamento a Sky, cioè almeno 15 euro al mese.
Il dazio peraltro non è sufficiente per godere dei pari diritti della piattaforma terrestre, perché la Rai ha deciso di trasmettere, su cavo (IPTV) e satellite, nel vecchio formato 4/3, lo stesso della piattaforma analogica.
La scelta non sembra dovuta a problemi tecnici, visto che il canale satellitare e terrestre, Sport+ ,alterna tranquillamente programmi nel formato tradizionale a quelli in formato panoramico. E allora, cosa possono fare gli italiani in cerca di pari dignità tecnologica? Cercare tra le Tv estere, come quella tedesca, che avendo acquistato i diritti per tutta l’Europa, trasmette in chiaro e in formato panoramico.