Interessante pronuncia del tribunale di Milano sull’obbligo di trasporto (cd. must-carry) satellitare: secondo l’organo giurisdizionale lombardo, la piattaforma sat di Sky, benché conveniente ed efficiente, non è insostituibile per un fornitore di contenuti/editore.
Sulla base di tale motivazione, il Tribunale di primo grado meneghino ha respinto la domanda del content provider hardcore campano Digital World Television (9 canali per adulti), che fino al 2014 avevano trasmesso sugli LCN di Sky da 987 e 995. Ne ha dato notizia il quotidiano La Repubblica, spiegando che, nel 2014, la pay tv satellitare aveva rinunciato al rinnovo del contratto, e, in ritenuta assenza di provider alternativi ed equivalenti (in termini di potenziale audience) ove domiciliare i programmi, Digital World Television aveva domandato al Tribunale di Milano di obbligare Sky a trasmettere in quanto operatore dominante nella pay tv. L’organo giudiziario, tuttavia, ha ritenuto infondata la richiesta del content provider, attesa la presenza di piattaforme alternative sat (TivùSat) e soprattutto di numerosi carrier DTT integrati dalle potenzialità in crescita della IP Tv. (M.L. per NL)