Tv sat, Sky, TAR Lazio contro oscuramento programmi deciso da Rai

Il TAR del Lazio ha giudicato illegittimo l’oscuramento di parte della programmazione della Rai su Sky perché contrario agli obblighi di servizio pubblico.

La sentenza depositata ieri dal tribunale amministrativo, che accoglie un ricorso presentato dalla Tv del gruppo Murdoch contro una delibera Agcom, spiega che "la scelta Rai di non rendere più disponibile la propria programmazione attraverso la piattaforma satellitare Sky ha costretto tutti i cittadini abbonati Sky, o comunque in possesso di un decoder Sky, per la ricezione in via satellitare della programmazione del servizio pubblico, all’acquisto di un nuovo diverso decoder quale quello Tivusat (…); con le conseguenti ricadute negative sul piano dell’attuazione del principio di effettiva universalità della diffusione della programmazione del servizio pubblico, particolarmente rilevanti specie in un periodo temporale caratterizzato da una fase di avvio difficoltoso dell’offerta Tivusat". Tivusat è una piattaforma satellitare nata per integrare il digitale terrestre nelle zone penalizzate da problemi di copertura o di segnale ed è costituita da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media e altri piccoli broadcaster. Il TAR sostiene anche che "l’impegno di Rai a promuovere la diffusione di Tivusat, sia pure nei limiti indicati (per il periodo del passaggio dall’analogico al digitale e con particolare riguardo alle zone del territorio nazionale non raggiunte dal digitale terrestre) si risolve (…) indubbiamente in un vantaggio di rilevanza economica nei confronti di soggetti terzi rispetto al concessionario pubblico" e ci scorge "un aiuto di stato illegittimo in quanto non comunicato preventivamente alla Commissione europea". Il contratto tra Rai e Sky risale a luglio 2009 con un’offerta della Tv satellitare di 350 milioni in 7 anni a Raisat. Gli oscuramenti da parte della Rai sono iniziati poco dopo; spesso hanno riguardato partite di calcio e programmi sportivi, anche in occasione degli ultimi Europei. A dicembre 2009 l’Agcom aveva confermato l’operato della Rai e sostenuto la promozione di Tivusat. Oggi la risposta del Tar. La Rai ha detto che presenterà appello. (E.G. per NL)
 
 

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