‘In prospettiva dovremo porci il problema delle possibili asimmetrie regolamentari tra le diverse piattaforme televisive’. E’ l’enigmatico monito del viceministro al MSE-Comunicazioni, Paolo Romani, intervenuto oggi a Roma alla presentazione del rapporto It-Media Consulting sul mercato televisivo. ‘C’e’ un segmento iper-regolamentato, cioe’ la tv terrestre – ha spiegato Romani – e altri due, il satellite che e’ pressoche’ monopolista, e la tv su protocollo Internet che sta nascendo e ci auguriamo abbia un forte incremento, che invece sono totalmente liberi. Partendo dal concetto di neutralita’ tecnologica, per garantire una concorrenza pulita dovremo porci il serio problema di maggiori simmetrie tra le regolamentazioni delle diverse piattaforme. Anche perche’ ci auguriamo – ha precisato Romani – che la concorrenza tra piattaforme ceda il passo a quella fra i contenuti’. Cosa significa? Che dobbiamo deregolare l’affannato digitale terrestre (magari a favore dei big player in difficoltà, al di là delle dichiarazioni di facciata) o aumentare la pressione normativa sul rampante satellitare e sul promettente cavo? Siamo sicuri che Murdoch non mancherà di esprimersi presto a riguardo.