Anche quest’anno TecheTecheTè di Rai1, che purtroppo sta per terminare il suo ciclo annuale, vince di gran lunga, almeno ad avviso di chi scrive, il titolo di ‘programma più bello’ dell’estate che si sta concludendo, mentre fa ancora caldo e non possono mancare i soliti rimpianti e la inevitabile malinconia di stagione.
Si dirà che d’estate – anche se quella 2018 è stata funestata da fatti, fattacci e tragedie – c’è ben poco da vedere in Tv e che la vittoria in questa competizione senza (quasi) avversari (si può considerare tale ‘Paperissima sprint’ su Canale 5?) è in qualche modo facile ma il fatto è che da molti anni ormai la qualità del programma di pre-prima serata (per definirlo in italiano, una volta tanto) a cura di Elisabetta Barduagni e (da qualche tempo) anche del capostruttura Gianvito Lomaglio su Rai1 è altissima e si notano a prima vista anche l’amore, la passione, la cura nella realizzazione di quanti (il collaudato gruppo di autori) la trasmissione la costruiscono materialmente, sera dopo sera, tema dopo tema, filmato dopo filmato, montaggio dopo montaggio.
TecheTecheTè – si sa – è completamente basato sulle Teche Rai, sul loro incredibile patrimonio storico e artistico, sui loro tanti personaggi, spesso di tale statura (nel senso della professionalità) da poter essere difficilmente comparati con quelli odierni, anche per non essere ‘impietosi’, il tutto messo e montato insieme con una costruzione sempre logica, intelligente, coerente, verrebbe da dire irresistibile. Siamo ben oltre la sola nostalgia, per capirci.
L’edizione 2018, l’ottava della serie, è iniziata l’8 giugno scorso un po’ in sordina, con tante canzoni e cantanti soprattutto degli anni ’60 nella puntata ‘Un’estate al mare’, che ha ottenuto il 17.55% di share.
Sera dopo sera, TecheTecheTè è poi cresciuto, inanellando spesso puntate memorabili, dedicate a temi, personaggi specifici, argomenti ben ‘pensati’ e anche inediti, sempre (o quasi sempre) nell’ambito del varietà e dello spettacolo, perché il giusto obbligo di un programma tipico dell’estate è anche quello di essere, a suo modo, ‘leggero’ e di divertire, sempre.
L’ascolto è stato molto vario a seconda dell’argomento della serata ma è stato anche, in linea di massima, in progressiva crescita, fino a raggiungere le vette di più del 23% per le puntate dedicate a Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi (19 agosto) e ai grandi successi musicali italiani del 1967, 1977, 1987 e 1997 (24 agosto). In mezzo c’era stato anche il tragico crollo del ponte di Genova, che ha per forza di cose portato a un momentaneo stop di questo straordinario e divertentissimo ‘viaggio nella memoria televisiva’ d’Italia.
La forza del programma, oltre alla passione di chi lo realizza, come detto, è l’accuratissima costruzione e il formidabile montaggio di materiali e filmati in diversi casi già visti e apprezzati ma in altri invece dimenticati, rari, poco visti e poco valorizzati.
Quest’anno l’impressione è che si sia lavorato sulle idee, sulle suggestioni, su cose meno scontate, anche se divertentissime (c’erano poco Sandra e Raimondo, per capirci, anche se una serata è stata tutta dedicata a loro, inevitabilmente), imperniando non di rado le puntate su temi diversi dal solito, meno battuti. Spesso è entrato in scena anche il cinema, come nel caso delle puntate dedicate a Totò (15 giugno), Paolo Villaggio (1° luglio), Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida (24 giugno), Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale (8 luglio), Sophia Loren e Marcello Mastroianni (15 luglio) o addirittura al ‘triangolo’ fra Roberto Rossellini, Anna Magnani e Ingrid Bergman (2 settembre).
Le cose che mi sono piaciute di più sono state però quelle ‘un po’ pazze’, tipo la puntata sugli artisti stranieri che cantano in italiano (16 giugno), quella sulle ‘meteore musicali’ che hanno avuto una breve stagione di successo (23 giugno), quella sul meteo in Tv (28 luglio), fino a chicche assolute, ovvero la puntata sulla satira politica in Tv (5 agosto), quella sui pupazzi in Tv (7 agosto) e quella sui direttori d’orchestra diventati celebri sul video (8 agosto). Formidabile la puntata su Wanda Osiris e su tutte le altre variazioni sul tema ‘dive, primedonne, scale di scena, piume e lustrini’ (5 settembre).
C’è stata anche una puntata di TecheTecheTè tutta su Patty Pravo e Amanda Lear a confronto (11 agosto), argomento che pare un po’ frivolo ma che è stato trattato con una tale cura e con un tale divertimento che la strana inconsueta lunghezza di quella serata (che sembrava quasi non finire mai) non stancava per nulla il pubblico e così veniva quasi da augurarsi che si andasse avanti a oltranza, rinunciando magari persino al successivo programma di prima serata. (M. R. per NL)