L’ultimo cda della Rai ha stabilito un tetto di compensi per tutti i dipendenti pari a 240mila euro annui. Il provvedimento riguarda anche i contratti di collaborazione e consulenza di natura artistica e coinvolge diversi noti personaggi televisivi, tra i quali Bruno Vespa, Lucia Annunziata, Carlo Conti, Massimo Giletti, Antonella Clerici, Piero Angela e Fabio Fazio.
La legge di riforma dell’editoria dello scorso novembre, approvata quasi all’unanimità dal senato, prevede il massimale di 240mila annui euro per collaboratori, dipendenti e consulenti (compresi i vertici dirigenziali) della televisione pubblica, ma non fa riferimento anche agli “artisti”. Per questo motivo, in attesa di un chiarimento dei ministeri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico, la decisione non troverà applicazione almeno fino ad aprile. Da viale Mazzini si spera così di bilanciare la riduzione del canone Rai che scenderà sotto i 90 euro e la futura spesa per i diritti televisivi dei prossimi grandi eventi sportivi (Olimpiadi e Mondiali di calcio). “Sulla legge che introduce il tetto degli stipendi – ha sottolineato il consigliere Rai Franco Siddi – erano sorte interpretazioni differenti, ma gli amministratori hanno il dovere di rispettare la legge alla lettera. Tuttavia l’applicazione secca di una norma così rigida può causare danni a un’impresa che rischia di perdere soggetti con grande talento e grande appeal. La Rai rischia di perdere competitività ed efficienza, questo ci è chiaro e ci dispiace. La palla passa ora al parlamento e all’azionista”. (M.R per NL)