Campo Dall’Orto rimetterà il suo mandato nelle mani del Ministro dell’Economia Padoan, che lo ha investito della carica: l’incontro non è ancora stato fissato, ma il direttore generale Rai ha comunicato la propria posizione in merito alla spinosa situazione sorta in via Mazzini. La poltrona di vertice della Rai balla da quando, lo scorso 22 maggio, il cda ha bocciato la proposta del piano per la riorganizzazione dell’informazione nella tv pubblica. Il board auspicava già le dimissioni di Campo Dall’Orto, il quale però è rimasto saldo nella convinzione della bontà del proprio operato, confortato dall’andamento dell’ultimo esercizio, come ha ribadito nell’ultima udienza in commissione vigilanza: “la gestione 2016, nonostante la significativa incidenza del costo dei grandi eventi sportivi, fa emergere risultati estremamente positivi rispetto all’esercizio precedente che riportava margini di perdita: il bilancio consolidato del gruppo evidenzia un risultato operativo positivo pari a 64,3 milioni, in rilevante miglioramento rispetto al 2015 per oltre 76 milioni, e un risultato dell’esercizio pari a 18,1 milioni contro la perdita di 25,6 milioni del 2015”. E nel 2014, secondo Campo Dall’Orto, la perdita sarebbe stata addirittura di 200milioni di euro se non fosse intervenuta la cessioen del 35% delle quote di Rai Way, dal valore di oltre 220 milioni di euro. Il direttore generale ha ricevuto endorsement positivo da Milena Gabanelli, una figura chiave della proposta piano per l’informazione Rai, in quanto responsabile del riordino e rilancio della piattaforma di news online Rai24, che l’ex condttrice di Report ha definito “una Ferrari tenuta ferma in garage”. Oltre all’implementazione del sito internet, il piano di Campo Dall’Orto prevedeva l’aggiornamento tecnologico dei mezzi in dotazione a operatori e giornalisti, la creazione di Newsroom Italia, una sorta di quartier generale per la gestione dell’informazione regionale e, infine, la riduzione delle edizioni dei TG delle tre reti Rai. L’ammodernamento proposto in questi termini è stato rifiutato in massa dal cda Rai, ma Campo Dall’Orto spera che – anche qualora il suo mandato dovesse essere revocato – si proceda nella direzione da lui individuata. Nel frattempo c’è un’altra questione molto delicata all’ordine del giorno, il regolamento sul tetto agli stipendi degli artisti, che si teme possa far fuggire dalla tv pubblica volti storici e di spicco come Alberto Angela e Fabio Fazio. (P.B. per NL)