Sono stati presentati i palinsesti della Rai per il prossimo autunno 2018 e per l’inizio inverno, dopo le novità della Radio pubblica. C’era un’atmosfera festosa nell’occasione a Milano nel centro di Produzione Rai di via Mecenate. La festa in effetti è ben riuscita ma era attraversata anche da un non so che di malinconico… La sensazione era che si stessero festeggiando tanti successi di un anno e tanti nuovi progetti con però altrettante incognite in vista (soprattutto per le imminenti nuove nomine di Cda, AD e poi Direttori).
A questo proposito diciamo subito che alla domanda “Come la vede la nuova Rai giallo-verde?”, Mario Orfeo ha glissato con un: «Non lo so. Io sono daltonico».
La mattinata è stata guidata proprio da Mario Orfeo, Direttore Generale Rai, che nell’introduzione ha sottolineato l’importanza di essere servizio pubblico, di essere veicolo di valori sociali condivisi, di lavorare tutti i giorni contro le intolleranze e per i diritti dei più deboli. “Il dovere del servizio pubblico – ha detto – è accoglienza e vicinanza” e ha ringraziato il presidente Mattarella per aver ricordato che la solidarietà è da sempre patrimonio degli italiani.
C’è stato poi un grande momento di commozione e di standing ovation quando, mentre veniva sottolineato che Rai vuol dire famiglia, calore e compagnia, è apparso sul maxi schermo il sorriso rassicurante di Fabrizio Frizzi.
‘Il futuro è già in programma’, questo lo slogan scelto per quest’anno per i palinsesti d’autunno, ed è “il senso della nostra offerta per l’autunno: quello che illuminerà gli schermi e i tablet dei nostri spettatori”.
Il discorso di Orfeo sui risultati della Rai, sugli ascolti decisamente in crescita e sui progetti è stato inframezzato dai video di ciò che vedremo in futuro. Bisogna fare in questo caso i complimenti alla direzione creativa che ha montato i promo dei nuovi programmi e palinsesti, delle nuove fiction e dei nuovi film in maniera magistrale, usando bellissime immagini e soprattutto musiche accattivanti e coinvolgenti come la colonna sonora del film ‘The Greatest Showman’.
Orfeo ha sottolineato che sono 8 le parole chiave che accomuneranno tutti i nuovi palinsesti Rai: Bellezza, Partecipazione, Libertà, Verità, Scoperta, Sogno, Fantasia e Passione.
Mi soffermo sulla parola Verità perché mi hanno molto toccata le tre gigantografie di Giulio Regeni, Ilaria Alpi e Padre Paolo Dall’Oglio: Orfeo ha sottolineato che il dovere dell’informazione Rai è quello di non fermarsi finché la Verità non sarà stata trovata e non sarà stata resa giustizia.
Ma veniamo ora ad alcuni dei nuovi interessanti contenuti proposti nell’ambito dei palinsesti.
Tra le fiction che andranno in onda su Rai1 in prima serata ci sono tre grandi co-produzioni internazionali: la seconda stagione de I Medici con Daniel Sharman nei panni di Lorenzo il Magnifico, che sarà al centro della storia, l’adattamento televisivo de L’Amica Geniale di Elena Ferrante realizzato con HBO e TIMvision con la regia attenta e sensibile di Saverio Costanzo, e infine il kolossal Il Nome Della Rosa con John Turturro e Rupert Everett.
Ma la Rai non dimentica i suoi cavalli di battaglia dei palinsesti: dal commissario Montalbano all’ispettore Coliandro, fino a Rocco Schiavone. Rai1 proporrà poi ancora, in autunno, la seconda stagione dei Bastardi di Pizzofalcone con Alessandro Gassman di Alessandro D’Alatri, dai bestseller di Maurizio De Giovanni.
È pensata poi per i giovani La Compagnia del cigno di Ivan Cotroneo, sempre su Rai1. Si tratta della storia di un gruppo di allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Talento, fatica, disciplina si intrecciano in un romanzo di formazione; i sette giovani protagonisti sono stati scovati nelle scuole di musica in giro per l’Italia. Nel cast Alessio Boni, Anna Valle, Alessandro Roja, Francesca Cavallin.
A primavera invece tornerà Lino Guanciale per il secondo capitolo della serie rivelazione La porta rossa. E Rai2 ospiterà anche Suburra (dal libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini), serie cult (dal film di Stefano Sollima) coprodotta con Netflix.
Su Rai3 Antonio Albanese si misura con il racconto seriale: c’è grande curiosità per I topi di cui è autore e interprete. La serie narra le avventure di un boss mafioso autorecluso in un bunker con tutta la famiglia. Un formato inedito – trenta minuti – in cui trionfa l’ironia.
Per quanto riguarda la programmazione tout court e i palinsesti veri e propri non possiamo ovviamente citare tutto, vi daremo qui alcune indicazioni di massima.
Iniziamo dalle conferme: alla conduzione del Festival di Sanremo ci sarà ancora Claudio Baglioni; Fabio Fazio sarà ancora su Rai1. Da segnalare poi il trasferimento in pianta stabile di Alberto Angela sulla rete ammiraglia.
E poi vi diciamo subito che ci sarà una versione dello storico programma Portobello con Antonella Clerici. Ovviamente tante conferme, da Carlo Conti a Milly Carlucci, fino ai volti noti di Rai2 e Rai3, passando per la grande novità della stagione: la partita del mercoledì della Champions League su Rai1.
‘Vieni da me’ è il nuovo contenitore del pomeriggio di Rai1, in onda alle 14 a partire dal 10 settembre prossimo. Il programma, condotto da Caterina Balivo, intende ispirarsi a ‘The Hellen DeGeneres Show’ e metterà in scena interviste con celebrità e persone del pubblico, monologhi comici della conduttrice ed esibizioni musicali.
Tiberio Timperi lascia ‘Uno Mattina in Famiglia’ (dove arriva Luca Rosini), dopo oltre 20 anni, per affiancare Francesca Fialdini a ‘La vita in diretta’. Per Marco Liorni si apre invece una nuova avventura il sabato pomeriggio alle 16.45 su Rai 1 con ‘Italia sì’.
Cristina Parodi, a partire dal 23 settembre alle 17.35, sarà la conduttrice di un nuovo contenitore, ‘La prima volta’. Nella domenica pomeriggio di Rai1 la giornalista racconterà la prima volta di persone comuni e celebrities in uno studio ad hoc.
Domenica In sarà invece in mano quest’anno a Mara Venier, che torna su Rai1 dopo una lunga assenza.
Fra i ritorni in Rai vorrei però citare con gioia soprattutto quello di Serena Dandini. Trent’anni dopo La tv delle ragazze, Serena riapparirà, infatti, su Rai 3 con Stati generali – tuffo nella comicità al femminile tra passato e presente – , dopo qualche anno di assenza dalla Rai (e dal video).
Stefano Coletta, direttore della terza rete, punta ancora molto nei suoi palinsesti sulla divulgazione in prima serata, con Corrado Augias e Mario Tozzi, che condurrà Orizzonti. A Coletta piace rischiare e a mio parere fa bene a farlo. “Quando io sono arrivato ed è andato via Fabio Fazio, approdato giustamente su Rai1, ero molto dispiaciuto – ha detto Coletta – . Per inciso reputo Fazio il più grande autore televisivo di oggi. D’altra parte, però, la sua trasmissione sulla terza rete aveva fatto il suo corso. Rai 3 è una rete di sperimentazione, di ‘artigianato’ ed è questa la sua forza: io sono orgoglioso di provare nuovi generi, di portare la cultura in prima serata (vedi il sabato sera, con Borgo dei Borghi, condotto da Camila Raznovich), come sono molto orgoglioso di aver portato sulla Rai un programma di psicanalisi, tutt’altro che televisivo, come ‘Lessico Famigliare’ con Massimo Recalcati, che ha avuto grande successo. Tengo molto anche ad aggiungere che con Sabrina Ferilli, probabilmente, ci sarà ancora, sebbene più avanti nel tempo, il programma ‘Storie di genere’, ma la mia volontà è di parlare anche di altre minoranze, perché sono convinto che servizio pubblico sia dare la parola ai più deboli e difendere i diritti di tutte le minoranze”.
Non mancano le novità anche in casa Rai 2, diretta da Andrea Fabiano: Licia Colò torna alle origini girando il mondo con ‘Niagara-Quando la natura fa spettacolo’. ‘Quelli che il calcio’ (sempre con i confermati Luca e Paolo) raddoppia con lo spin off Quelli che il sabato, affidato all’inedita coppia Andrea Delogu – Gabriele Corsi.
Ma torniamo per un attimo alla Rete ammiraglia di Angelo Teodoli: a impreziosire l’offerta ci saranno altri grandi eventi, con grandi nomi del nostro Paese apprezzati in tutto il mondo, come Andrea Bocelli, Roberto Bolle e Claudio Baglioni, che, in collegamento diretto da Lampedusa, ha annunciato che a settembre sarà in diretta dalla splendida cornice dell’Arena di Verona per celebrare i suoi 50 anni di carriera.
Che dire invece dell’atteso ritorno di Fiorello e Benigni? “Chi vivrà vedrà – ha detto Mario Orfeo – . Fiorello è sempre una sorpresa. Quando è arrivato a Sanremo, lo abbiamo saputo due giorni prima. Lo stesso vale per Roberto Benigni, atteso lo scorso anno e mai arrivato. Ma Rai1 è la casa di Benigni. Quando vuole venire, lo accogliamo. Evidentemente non ha ancora trovato la strada”.
Ovviamente non sono mancate domande al veleno sul ritorno in Rai di Flavio Insinna addirittura a ‘L’eredità’, dopo gli audio dei fuori onda raccolti da ‘Striscia la notizia’ e il sospetto di probabili ‘amici potenti’. Personalmente lo trovo di cattivo gusto, ma ecco invece cosa ha risposto Teodoli: “Il santo in paradiso di Insinna è solo la sua professionalità. Lui è un grande professionista ed è una fortuna che ci sia”.
Finiamo con un’ultima segnalazione interessante. Dopo Fabrizio De Andrè con ‘Principe libero’ e Domenico Modugno con ‘Volare’, la Rai continua a produrre fiction sui grandi nomi della musica italiana. Nel nuovo anno sarà il turno di Mia Martini, una delle voci più espressive della musica italiana e nota per successi come ‘Minuetto’, ‘Piccolo Uomo’ e ‘Almeno tu nell’universo’. La miniserie a puntate si intitolerà “Io sono Mia”, il soprannome con il quale era conosciuta la cantante. La serie avrà come protagonista Serena Rossi e sarà diretta da Riccardo Donna. (A.G. per NL)