Nel primo semestre l’azienda di Viale Mazzini ha già perso 129 milioni di euro (-178 milioni rispetto al risultato consuntivato nello stesso periodo del 2011) e non si prevedono miglioramenti.
Questo è quanto emerso la scorsa settimana, dopo l’approvazione della semestrale Rai, poi pubblicata e per la prima volta inviata per conoscenza a tutti i dipendenti, segno della nuova politica aziendale volta alla trasparenza adottata dal neo presidente Anna Maria Tarantola e dal direttore generale Luigi Gubitosi. Nella nota, l’azienda spiega che il deterioramento del quadro macroeconomico, il conseguente calo degli investimenti pubblicitari e i costi dei diritti dei grandi eventi sportivi – tipicamente elevati nei cosiddetti anni pari – hanno impattato negativamente sui risultati economici e finanziari del Gruppo, chiudendo il primo semestre 2012 con una perdita supermilionaria. I ricavi del primo semestre del Gruppo Rai ammontano a 1.433 milioni di euro in diminuzione di 110 milioni rispetto al 2011; il trend negativo è principalmente caratterizzato dalla riduzione del fatturato pubblicitario (pari a 435 milioni di euro nel periodo considerato) in diminuzione di 72 milioni di euro rispetto al 2011. L’andamento dei ricavi pubblicitari e il costo dei diritti dei Campionati Europei di calcio, pari a 101,5 milioni di euro, hanno, di fatto, determinato il peggioramento del risultato netto rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Viale Mazzini evidenzia, inoltre, una diminuzione degli altri ricavi per 59 milioni di euro (da attribuire principalmente ai ricavi commerciali) che è stata parzialmente compensata con una riduzione dei costi per beni e servizi esterni (escludendo i citati costi per i grandi eventi sportivi). Anche il costo del lavoro, nonostante la politica di incentivazione al pensionamento, manifesta un incremento, rispetto allo scorso anno di 2,5 milioni di euro, dato dagli 11.569 dipendenti fissi più i 1660 a tempo (solo 200 in meno rispetto allo scorso anno). La posizione finanziaria netta globale della Concessionaria del servizio pubblico è negativa ed ammonta a 168 milioni di euro. (V.V. per NL)