Non solo tg, la Rai punta a superare gli ostacoli e i limiti anche tra le emittenti, come ha dichiarato Luigi Gubitosi presentando Storie dell’arte di Rai Cultura, trasmesso a partire da sabato 13 settembre su Rai 5.
Il dg ha poi aggiunto che “anche per le reti puntiamo a fare sempre di più un lavoro tematico e non per compartimenti. Sempre più spesso avremo lavori congiunti tra reti generaliste e canali tematici”. L’obiettivo di viale Mazzini è quello di “superare le distinzioni storiche e lavorare per tematiche”. Nella sala della Belle époque della Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma, alla presenza del Ministro per i Beni, le attività culturali e il turismo Dario Franceschini, Gubitosi ha voluto spiegare tutte le novità in vista per i prossimi mesi, presentando il programma che segna il debutto della nuova direzione di Rai Cultura. Palese la soddisfazione e l’entusiasmo del Ministro, che ha ricordato la volontà del governo di “riavvicinare alla bellezza chi ne è lontano”. “Arte e letteratura sono due linguaggi della stessa cultura e il contributo che può arrivare dalle televisioni è importantissimo dal punto di vista educativo ma anche economico, perché aiuta turismo e valorizzazione del patrimonio – ha aggiunto Franceschini -. Se la tv fa vedere un capolavoro dell’arte, ci dà un grande contributo e se l’opera è poco conosciuta, il contributo è doppio”. Il nuovo programma Storie dell’arte verrà riproposto anche in pillole sulle reti generaliste, assicurano i vertici, per “cercare di fare dell’arte quello che abbiamo fatto con l’Expo”. (V.R. per NL)