Il direttore Angelo Teodoli punta sull’informazione, sulla complessità e sull’investimento in nuovi progetti.
Sembrano lontani i tempi dei successi di Simona Ventura, dell’Isola dei Famosi, di X Factor e di Michele Santoro: tolto The Voice, talent show che lo scorso anno ha chiuso con una media del 13,71% di share (con 3,307 mln di spettatori), mancano alla seconda rete nazionale i record clamorosi, che marcano un canale di forte identità. E che dire dell’informazione? Verranno proposti format in grado di eguagliare il successo di cui godeva Santoro con il suo Anno Zero? Teodoli afferma che la mission della rete non è solamente di tipo informativo: posto che il servizio pubblico deve comunque dare spazio alla cronaca e che negli ultimi tempi va via via aumentando l’interesse dei telespettatori per la politica, Rai 2 scommette su Virus (programma televisivo di approfondimento politico e di attualità, condotto da Nicola Porro), e su 2Next di Annalisa Bruchi (in onda in seconda serata). Il direttore facendo il bilancio del lavoro effettuato in un anno (si è insediato a novembre 2012), si dichiara positivo per il 2014 – nonostante non tutte le novità introdotte abbiano avuto un buon esito – facendo gioco-forza su alcuni dei programmi della rete, quali Made in Sud, Boss in incognito (di cui verrà proposta una seconda edizione), Pechino Express, il Musichione con Elio e le storie tese. Teodoli ribadisce che Rai 2 non vuole puntare a ottenere picchi di audience, ma mira a entrare in contatto con “un pubblico giovane, attivo, curioso, di una fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni”. Basteranno le novità dei prossimi mesi, a far sì che un telespettatore medio riesca ad essere attratto dal secondo canale nazionale? Non ci resta che stare a vedere e tirare le somme (dati Auditel alla mano). (V.R. per NL)