W l’Italia, la nuova trasmissione tv di Mediaset che debutterà in prima serata questa sera – 13/09/2018 – su Rete 4, ha già portato grattacapi al Biscione ancora prima di iniziare.
Lo show di approfondimento politico e attualità ideato dal neodirettore del Tg4, Gerardo Greco, reca, infatti, lo stesso nome della trasmissione di punta dell’emittente radiofonica più ascoltata in Italia, RTL 102.5: W l’Italia, appunto, che va in onda ogni giorno dalle 11 alle 13 con Angelo Baiguini e Valeria Benatti. Come se non bastasse, si tratta di un programma radiofonico (e in “radiovisione”) seguito mediamente da 1,8 milioni di ascoltatori al giorno, di cui 868 mila solo nel quarto d’ora.
Una questione di proprietà intellettuale, dunque, aggravata dal fatto che il marchio W l’Italia è stato registrato dal patron del gruppo RTL 102.5, Lorenzo Suraci, ben 20 anni fa.
Risulta difficile pensare che il gruppo della famiglia Berlusconi non fosse a conoscenza dell’esistenza di questa storica trasmissione radio. RTL 102.5 trascinerà quindi Mediaset in Tribunale? In realtà, non è ancora dato saperlo, anche se lo stesso Suraci ha reso noto tramite il quotidiano Italia Oggi di avere già inviato una diffida al gruppo televisivo, chiedendo di astenersi dall’uso illegittimo del marchio W l’Italia e dando 24 ore di tempo per rispondere.
“E’ un programma che esiste da 21 anni, tanto che abbiamo rinnovato tre volte, ogni dieci anni, la registrazione del marchio valida per tutto: radio, tv, spettacoli etc. Gerardo Greco è stato per anni direttore di Radio Rai, mi rifiuto di pensare che non sapesse che uno dei programmi di punta della prima radio in Italia per ascolti fosse W l’Italia. Peraltro noi siamo anche in tv, con la radiovisione, perciò quello è il titolo anche di un programma tv, non solo radiofonico”, ha dichiarato l’editore dei Very Normal People.
Il presidente di RTL 102.5 non nasconde, però, le sue preoccupazioni per gli effetti nefasti che deriverebbero dall’utilizzo da parte di Mediaset dello stesso titolo: “Non solo stanno usando un marchio registrato da 20 anni, ma c’è il rischio che la nostra trasmissione ne risenta in fatto di ascolti. W l’Italia è un programma di intrattenimento, con notizie e musica, quello di Rete 4 sarà un programma politico. Ma che lo chiamassero Forza Italia!”.
Ricevuta la diffida, Mediaset come reagirà? Sarà disposta a cambiare il titolo dello show? Difficile a dirsi, anche perché il colosso multimediale è un soggetto in forte espansione nel settore radiofonico (di recente la società controllata RadioMediaset ha acquisito il 100% delle azioni di Rmc Italia, che edita Radio MonteCarlo) e in molti temono la sua forte presenza e pressione nel mercato.
Lo stesso Suraci è allarmato, ma non si risparmia commenti dal dente avvelenato: “Io ho sempre dichiarato grande preoccupazione per un polo che si andava conformando in questo modo. Ora con Radio MonteCarlo aggiungeranno un altro milione ai loro ascolti. Quando io ho fatto il progetto delle radio locali aprendo emittenti a marchio RTL nelle varie regioni mi hanno bloccato. Ora un gruppo come il loro può acquistare quattro concessioni nazionali, più una locale (Radio Subasio, ndr) paragonabile alla nostra Radio Zeta” e chiosa “Dichiarano di essere il primo gruppo per ascolti, ma se metti insieme dieci concessioni è chiaro che sei il primo”. (G.S. per NL)