Tv, pubblicità. La tv in chiaro è la Mediaset che funziona

Buoni risultati per il Biscione nella raccolta pubblicitaria: +10% ad aprile e +4,5% nel primo quadrimestre 2016; si conferma la tv in chiaro il business realmente redditizio per il gruppo di Cologno.

Mediaset ci dimostra ancora una volta, se davvero se ne sentiva ancora il bisogno, che è la tv in chiaro il business in cui ha ancora molto da dire; sono infatti positivi i risultati della raccolta pubblicitaria per i primi mesi del 2016: +10% ad aprile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e +4,5% se si considera complessivamente il quadrimestre. Come sottolinea lo stesso Piersilvio Berlusconi “ci vorrà del tempo” per tornare a quei 500 mln di utile dei tempi d’oro, ma “i buoni risultati arriveranno presto”. Bisogna però tenere conto della perdita di ascoltatori, già segnalata da questo periodico nei giorni scorsi, che molto probabilmente influirà, anche se lievemente, sui futuri investimenti. Oltre alla tv in chiaro, si conferma ulteriormente l’interesse di Cologno nel settore radiofonico e, nello specifico, l’intenzione di acquisire rapidamente la maggioranza in Finelco. Inevitabile il discorso sulla pay tv, che Berlusconi difende a spada tratta sostenendo come la sua Premium “abbia creato valore per il gruppo” in quanto si è rivelata uno strumento utile per bloccare “gli abbonati di Sky” che avrebbero potuto intaccare il core business del gruppo. Alla fine della fiera però, Mediaset ha comunque deciso di vendere a Vivendi, probabilmente perché, come lo stesso Berlusconi ammette, in questi anni l’investimento ha prodotto “un risultato negativo per 200 milioni”. Forse un po’ troppi per limitarsi a togliere abbonati a Sky. Riguardo al chiacchierato passaggio su satellite, l’ad di Mediaset continua a sostenere come non sia vantaggioso, in quanto il “digitale terrestre offre una penetrazione del 100% delle famiglie” ma, ovviamente, “per il futuro deciderà Vivendi”. Sulla partnership con i francesi, pare che bisognerà attendere il 2017 per vedere i primi progetti industriali frutto della collaborazione. Infine, il presidente Fedele Confalonieri ha riaperto, con un lungo intervento, la polemica riguardante la multa di 51 mln comminata dall’Antitrust ribadendo le posizioni del Biscione in merito. Nel frattempo, il titolo di Mediaset ha registrato una chiusura in perdita dello 0,95%, che sta riuscendo a recuperare in queste ore. (E.V. per NL)

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